Si è svolto sabato 20 giugno, nei locali del teatro della chiesa del quartiere Petraro, in una sala assai gremita di volontari e gente comune, la celebrazione dei 25 anni della fondazione del Coordinamento Disabili comunemente conosciuta come Co.Di .
All’evento del CO.DI in occasione di questa attesa e riuscita festa del suo 25esimo anniversario, ha preso parte com ospite il neo sindaco Roberto Materia.
La serata è stata presentata e aperta dai conduttori Vera Alesci e Biagio Dauccio che hanno subito invitato il Presidente Dott. Alacqua Alberto per un discorso di apertura circa le attività svolte in tutti questi anni con passione e determinazione.
Sul palco il gruppo dei ragazzi del CO.DI, che si sono esibiti con dei canti ed ai quali è stato consegnato un ricordo di appartenenza.
L’intrattenimento, secondo la scaletta di marcia, ha avuto come protagonisti due ballerini talentuosi coordinati da Rosalia Venuto.
Durante l’evento si è esibito con le sue divertenti imitazioni, Salvatore Cilona, focalizzandosi sui più noti personaggi che hanno caratterizzato il nostro paese Italia, da Andrea Camilleri fino a Maurizio Costanzo.
A seguire è stata la volta del mimo ideato da Lorenzo Milone, uno dei ragazzi del CO.DI. che servendosi della gestualità ha insieme ai volontari cercato di sensibilizzare il pubblico riguardo il rispetto dei disabili in particolar modo della segnaletica stradale che tutela e agevola il disabile nei suoi liberi movimenti in carrozzina sulla strada che può percorrere.
La festa, si è conclusa con il taglio della torta e i giochi pirotecnici fuori dai locali del quartiere.
Per il socio fondatore ed ex presidente del Co.Di., Vincenzo Aparo: “Abbiamo dato, nel corso di questi anni, un servizio molto importante per la città fino al 10 giugno 2015 – dichiara il fondatore dell’associazione Aparo- sarebbe bello vivere in una città dove i disabili fisici siano rispettati dagli altri, come, per fortuna, succede in tante città d’Europa. Alcuni pensano che Volontariato, lo dice la parola stessa, sia una cosa che uno può fare a proprio piacimento, quando cioè ne ha voglia o non ha altro da fare. E’ gravissimo che ciò è stato detto anche da qualche dirigente. Ho cercato di spiegare che se degli autisti prendono i ragazzi per portarli al CO.DI., ovviamente altri dovranno portarli a casa. Il mio sogno -conclude Aparo- è continuare a dare la possibilità a migliaia di persone di risolvere subito i gravi problemi che vengono capiti, quasi esclusivamente, da coloro che diventano handicappati e nessuno dei presenti, anche facendo scongiuri, è esonerato da questo rischio”.
Ecco il ‘FotoRacconto’ della Festa dei 25 anni del Co.Di.