La consigliera comunale di ‘Sud Chiama Nord’ Melangela Scolaro, interroga il sindaco Pinuccio Calabrò, sull’annosa questione del litorale barcellonese tra Spinesante e Calderà, interessata da un evidente e vasto fenomeno erosivo, dopo le mareggiate dell’inverno 2019, dicembre 2020 e di recente, dicembre 2024, abbattutesi sul tratto costiero, che merita “l’urgenza dell’intervento di ripascimento.
“L’unico intervento in grado di mettere realmente in sicurezza il litorale di Barcellona Pozzo di Gotto e le strutture sia pubbliche che private – spiega la consigliera Scolaro – ivi esistenti è il cosiddetto intervento di ripascimento.
Fu l’allora Presidente della Regione Musumeci, nel 2021, ad avviare l’iter delle operazioni di difesa e di recupero della costa, attraverso l’incarico di progettazione esecutiva , che prevedeva indagini sedimentologiche, biologiche e archeologiche, per un impegno complessivo di 127.000 euro.
L’intervento era definito dallo stesso Commissario del Governo per il dissesto idrogeologico ” non più rinviabile”. Ad oltre 3 anni dall’aggiudicazione della progettazione esecutiva, del progetto stesso non vi è traccia. Più volte il Consiglio Comunale si è interessato della questione, ricevendo quali riscontri una nota del 7.12.2023 ed una del 3.05.2024, in cui si dà atto della perdurante mancanza di alcuni pareri, che, per pastoie burocratiche, impedirebbero la prosecuzione dell’iter di progettazione. L’interrogazione che ho depositato il 30 dicembre non vuole avere alcun intento polemico.
Essa è finalizzata a ricostruire cronologicamente le vicende e le risposte, – continua la Scolaro – in modo da potere finalmente focalizzare con nettezza quale sia e dove risieda l’effettivo ostacolo, poiché solo in tal modo, con chiarezza e rigore d’analisi, sarà possibile incidere e risolvere l’impedimento. Escludo difatti che la Regione Sicilia si sia impegnata aggiudicando l’incarico di progettazione esecutiva, per poi fare naufragare il tutto nel nulla. Quale che sia il problema, sarà certamente risolvibile con serietà e buona volontà da parte di tutti.
Per tali motivi ho chiesto all’amministrazione comunale di ricostruire la vicenda burocratica dell’opera in questione, di riferire in ordine agli atti ancora mancanti, di indicare le Autorità deputate al rilascio, di chiarire i motivi di diniego, e di riferire quali azioni siano state messe in campo, – conclude – al netto delle due sopracitate note, al fine di sbloccare la procedura, in considerazione dell’urgenza dell’opera per l’intera comunità barcellonese”.
Ecco il documento integrale dell’interrogazione redatta dalla consigliera Melangela Scolaro:
“Consigliere comunale Sud Chiama Nord
Barcellona Pozzo di GottoAl Sindaco Giuseppe Calabrò
Il sottoscritto consigliere comunale Melangela Scolaro
premesso che
* il litorale di Barcellona Pozzo di Gotto, nella zona compresa tra Spinesante e Calderà, è interessato da un evidente e vasto fenomeno erosivo, a seguito delle mareggiate che, nell’inverno 2019, nel dicembre 2020 e, di recente, nel dicembre 2024, si sono abbattute sul tratto costiero della Città del Longano;
*l’urgenza dell’intervento di ripascimento è, pertanto, di lapalissiana evidenza;
*la progettazione definitiva ed esecutiva inerente ai “ Lavori per la difesa del litorale di Barcellona Pozzo di Gotto tra il Torrente Termini e il Torrente Longano” è stata aggiudicata nel 2021 dal Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana alla società “Studio Mallandrino srl” ed è stata avviata dal progettista incaricato;
* tuttavia l’iter della progettazione si è arenato;
* il Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha più volte interrogato l’amministrazione sul punto;
*al riguardo, l’Amministrazione di Barcellona P.G., il 7.12.2023, ha inoltrato la nota prot. n. 63688 al Presidente della Regione Sicilia, al Ministro delle Infrastrutture, al Ministro per la Protezione Civile, al Ministro dell’Ambiente, all’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente, e per conoscenza, al Prefetto, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, all’Ufficio del Commissario di Governo della Regione Siciliana per il contrasto del dissesto idrogeologico. In tale nota, si sottolinea che, nel modello organizzativo disegnato per la realizzazione dell’intervento, il Comune svolge il ruolo di soggetto attuatore, “nell’ambito di una complessiva responsabilità dell’intervento posta in capo all’ufficio del Commissario di Governo”;
* parimenti nell’ambito di tale nota, si rileva il mancato rilascio “ dell’autorizzazione all’esecuzione nell’area interessata dei rilievi e dei prelievi finalizzati alla redazione del progetto”. Si legge che la richiesta di autorizzazione sarebbe stata inoltrata alla Capitaneria di Porto il 20.06.2023 e che il 15.09.2023 la Capitaneria avrebbe richiesto un’integrazione dell’istanza con i nulla osta del Comando Marittimo di Sicilia e dell’Istituto Idrografico della Marina Militare. La Capitaneria di Porto avrebbe inoltre richiesto il rilascio, da parte della Struttura Territoriale dell’Ambiente di Messina, di una specifica autorizzazione per l’uso del tratto di mare interessato dai rilievi. Si legge ancora che l’11.10.2023 l’Istituto idrografico della Marina Militare forniva il nulla osta, mentre nulla perveniva da parte della Struttura Territoriale dell’Ambiente di Messina, ( che è ufficio periferico dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’ambiente) e dal Comando Marittimo di Sicilia;
*A seguito di interrogazione consiliare n. prot. 23551 del 3.05.2024, del gruppo Città Aperta, l’amministrazione inoltrava ai medesimi destinatari un’ulteriore nota, prot. 24114 del 3.05.2024. In seno a tale nota, l’Amministrazione comunale dà atto della perdurante mancanza del parere da rendersi da parte della Struttura territoriale dell’Ambiente di Messina, nonché di “ ulteriori prodromici pareri da parte di altre Amministrazioni” non meglio identificati;
*infine, rispondendo all’interrogazione consiliare del 3.05.2024, l’Amministrazione afferma che il progettista necessita ancora “di essere autorizzato al prelievo di campioni sul litorale e sul fondale interessato dall’intervento attraverso “ il rilascio di una serie di pareri da parte di diverse Autorità [….] i quali vengono soventemente subordinati a meri formalismi”;
* sembrerebbe insomma che il progetto sia rimasto impantanato nelle pastoie burocratiche, ma senza alcuna chiarezza in ordine a ciò che effettivamente ancora sia necessario per consentire la prosecuzione dell’iter di progettazione, nonché in ordine alla natura di eventuali ostacoli ed alle possibilità di soluzione.RITENUTO
*che dalle interlocuzioni formalmente avviate dal Comune di Barcellona P.G. sembrerebbe emergere la mancanza del parere della Struttura Territoriale dell’Ambiente di Messina, ufficio periferico dell’assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, nonché di una “ serie di pareri da parte di diverse Autorità”, ( cfr. riscontro interrogazione consiliare);
* che l’intervento di ripascimento è essenziale alla tutela del lungomare, al fine di preservare l’esistenza stessa del tratto costiero della Citta, delle infrastrutture pubbliche e degli edifici privati ivi esistenti e che esso costituisce il primo essenziale passo, ( ma non il solo), per programmare un intervento organico di reale sviluppo della zona costiera della Città di Barcellona Pozzo di Gotto;INTERROGA
* l’Amministrazione Comunale di Barcellona P.G. al fine di ricostruire la vicenda burocratica dell’opera in questione, conoscere se e quali siano gli atti ancora mancanti, quali le Autorità deputate al rilascio, quali gli eventuali motivi di diniego, quali le azioni a tal fine messe in campo dall’Amministrazione al netto delle due sopracitate note, in considerazione dell’assoluta urgenza e necessità dell’opera per l’intera comunità barcellonese”.