Nel corso della seduta consiliare del 30 agosto scorso, il consigliere Raffaella Campo ha sollecitato l’amministrazione comunale sulla grave situazione idrica in città e sull’approvazione dell’atto d’indirizzo delle forme di democrazia partecipata.
Il consigliere d’opposizione ha prima incalzato il sindaco Roberto Materia e l’assessore al ramo, chiedendo interventi incisivi per limitare i grossi disagi che i cittadini ormai quotidianamente subiscono a causa della mancanza di acqua.
Nel testo dell’interrogazione si legge: “Che la gestione di questa emergenza, in atto ormai da oltre un anno, è avvenuta in maniera approssimativa, priva di una visione di lungo corso come dimostrano alcuni interventi intempestivi talvolta dispendiosi e non risolutivi”. I Consiglieri chiedono inoltre spiegazioni circa lo storno avvenuto il 31 luglio scorso, quando in sede di assestamento di bilancio, l’amministrazione ha ritenuto opportuno sottrarre risorse al capitolo riferito alla manutenzione dell’acquedotto per destinarle a quello relativo agli eventi e alle feste.
Alla luce di questi ultimi fatti, poiché risulta ormai chiaro che la causa è spesso legata a perdite nelle condutture o a problemi nella gestione della rete di distribuzione e non alla carenza di risorsa idrica, a riguardo i consiglieri dei gruppi “Avanti con Fiducia” e “Partito Democratico” hanno chiesto di ricevere una dettagliata relazione circa gli interventi già effettuati e i costi sostenuti; con l’indicazione della relativa localizzazione, anche al fine di comprendere l’efficacia di detti interventi. Hanno inoltre nuovamente sollecitato l’amministrazione ad organizzare un sistema di preavviso alla cittadinanza attraverso il sito del Comune con riferimento alle diverse zone della città.
Infine il consigliere di ‘Avanti con Fiducia’ Raffaella Campo, si è voluta esprimere anche in merito all’atto di indirizzo, approvato in aula relativo alla destinazione ex art.6 L.R. 5/2014 s.m. delle somme corrispondenti al 2 per cento delle assegnazioni finanziarie attribuite dalla Regione con forme di democrazia partecipata: “Siamo contrari al provvedimento perché non specifica con quali criteri e con quali modalità verranno utilizzati questi fondi. Avevamo proposto in aula due emendamenti che intendevano sia aumentare i fondi da destinare alle forme di democrazia partecipata sia stabilire i criteri di attribuzione, affinché davvero tutti i cittadini (singoli e associati) potessero influire sulle scelte amministrative, proporre e votare progetti provenienti dal basso. Il fatto che i nostri emendamenti siano stati bocciati ci fa pensare che non ci sia la reale intenzione di attivare percorsi di partecipazione. D’altronde la legge esiste già da due anni, ma l’Amministrazione ha distribuito questi fondi a pioggia per finanziare e eventi e luminarie. Ci auguriamo ovviamente un cambio di rotta”.