Seduta di Consiglio Comunale ‘fiume’ quella di ieri sera 28 dicembre 2021 durata fino alle 5 del mattino, oltre nove ore di riunione nel civico consesso con all’Ordine del giorno, la delicato ed importante votazione del Bilancio di previsione 2021-2023 e la presentazione degli emendamenti e subemendamenti allo stesso presentati dall’opposizione, ben 25 di cui ne è stata approvato solo uno.
La maggioranza pur dimostratasi sfilacciata nelle settimane precedenti al voto in aula, si è ritrovata con 14 voti favorevoli su 24 consiglieri, con 6 contrari e 4 assenti, portando all’approvazione del DUP e del Bilancio previsionale.
Il documento è stato sostenuto con il voto di Giuseppe Abbate, Fabiana Bartolotta, Gianfranco Benenati, Lidia Pirri, Giorgio Catalfamo, Tindaro Grasso, Stefano La Malfa, Antonella Lepro, Sebastiano Miano, Cesare Molino, Francesco Perdichizzi, Carmelo Pino, Tommaso Pino e Angelo Paride Pino.
Dall’altra parte è giunta la votazione contraria dai consiglieri del gruppo Misto: Angelita Pino, Melangela Scolaro, Ilenia Torre, del Movimento Città Aperta: Gabriele Sidoti, Antonio Mamì, dal PD con David Bongiovanni, non hanno preso parte al voto Raffaela Campo e Giampiero La Rosa, Carmelo Giunta e Agostina Recupero del gruppo di maggioranza, con questi ultimi due presenti da remoto.
Da qui la nota del Movimento Città Aperta che cerca di fare il punto in merito alla maratona di stanotte: “Su 24 proposte avanzate dalla minoranza consiliare nessuna è stata approvata, nessuna tra le differenti ipotesi di storno o modifica al bilancio che avrebbero consentito di raggiungere alcuni obiettivi in diversi settori. Questo atteggiamento suscita amarezza perché i gruppi di minoranza – spiegano i consiglieri Antonio Mamì, Raffaella Campo e Gabriele Sidoti – hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilità andando più volte incontro all’Amministrazione nel difficile iter di approvazione del bilancio di previsione, nell’ottica della condivisione e dell’interesse della città.
Si ricorda, solo per citare l’esempio più recente, l’accordo per discutere il bilancio in consiglio prima della fine dell’anno, senza rispettare i tempi tecnici richiesti dal regolamento di contabilità, al fine di non perdere la possibilità di utilizzare fondi da impegnare entro il 31 Dicembre 2021.
Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare, invece, a dispetto di quanto dichiarato negli ultimi mesi relativamente ad una politica di dialogo e collaborazione con le opposizioni nell’ottica di mettere in atto strategie ottimali per la città, hanno mostrato quale sia il loro reale modus operandi, che si rivela sempre quello di un arroccamento su posizioni di tutela e mantenimento di alcuni equilibri volti più a proteggere rapporti di forza che non a strutturare interventi utili per la comunità.
Il Movimento Città Aperta ha presentato nove emendamenti, tra cui una proposta che, riducendo la spesa prevista per la consulenza dell’Esperto esterno pari a 28.000 euro annui, avrebbe consentito di implementare le risorse da utilizzare per i servizi aggiuntivi di assistenza agli alunni disabili. Considerando la necessità per l’Ente di incamerare progetti da utilizzare per la partecipazione a bandi pubblici di varia natura, i Consiglieri di Città Aperta hanno elaborato anche un emendamento che avrebbe consentito di stanziare 5.000 euro all’anno, da stornare dalle spese per gli agenti comunali, per finanziare concorsi di idee.
Evidentemente anche questa spesa è considerata “superflua” dall’Amministrazione che si dimostra miope in materia di programmazione e progettazione e rischia di arrivare impreparata alle diverse scadenze di bandi europei e non solo che ormai sono prossimi alla scadenza. Spiace dover registrare un clima sempre più teso e affatto collaborativo, fatto di chiusure, poca chiarezza, scarsa lungimiranza e apparente noncuranza verso le istanze che maggiormente interessano i cittadini e le cittadine.
Per informare con più completezza la popolazione, come Movimento Città Aperta descriveremo uno ad uno gli emendamenti proposti affinché ognuno possa valutare con consapevolezza l’operato dell’Amministrazione”.
Al termine del lungo Consiglio, arriva anche il commento del consigliere del gruppo Misto, Angelita Pino: “Sono stati 25 gli emendamenti presentati dall’opposizione alla proposta di bilancio dell’Amministrazione, riguardanti per lo più aiuti alle fasce più deboli della popolazione (di cui avremo modo di parlare molto compiutamente più avanti)…e sono stati tutti bocciati dalla maggioranza.
Ma non importa….pur sapendo che le cose sarebbero andate così, noi siamo rimaste strenuamente in Aula fino all’ultimo… intervenendo su ogni singolo emendamento, cercando fino all’ultimo di penetrare la corazza del “NO” su tutto ed a prescindere…solo perché proveniente dall’opposizione. Ed il tutto senza giustificazione alcuna. Sol perché, come ha detto qualcuno, “siamo in democrazia”….e sol perché (a quanto pare) in democrazia vale la legge del più forte.
Noi siamo rimaste perché ci crediamo. Nonostante tutte le brutture, le storture, le ipocrisie e le contraddizioni. Nonostante tutto e nonostante tutti.
Perché la politica è passione, sofferenza, e soprattutto amore per la propria città.
E non c’è stanchezza (né fisica né mentale) che tenga. La stanchezza non si sente…quando si fa il proprio dovere, quando si fa ciò che è giusto fare”.