La giunta Calabrò ha approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo per la realizzazione di una “stazione di posta” destinata a ricovero temporaneo di senza tetto nell’immobile da tanti anni in stato di abbandono dell’ex scuola materna di via Stretto Garrisi a Barcellona Pozzo di Gotto.
La struttura d’accoglienza metterà a disposizione di indigenti, senza fissa dimora, persone in momentanea difficoltà economica, una decina di posti letto, i servizi igienici e le docce, la cucina, un servizio di ricezione posta ed anche un punto d’ascolto e supporto psicologico grazie alla presenza di personale specializzato. Il sindaco Pinuccio Calabrò e l’assessore Roberto Molino sottolineano l’importanza del presidio d’inclusione non solo per Barcellona ma per l’intera zona tirrenica e che ha visto il Comune di Barcellona presentare una proposta progettuale di grande valore sociale come capofila del distretto sociosanitario D28.
“Il progetto che trasformerà l’immobile che da tempo versa in condizioni di estremo degrado in una stazione di posta ci vede impegnati in prima fila nella lotta alle povertà- commenta il sindaco Pinuccio Calabrò-La struttura d’accoglienza sarà un punto di riferimento a livello provinciale e la nostra amministrazione ha voluto fortemente un’opera che non si limita a dare un tetto ed un rifugio temporaneo a chi è economicamente fragile, ma offre una serie di servizi che possono portare al reinserimento ed all’integrazione ed in ogni caso forniscono assistenza e supporto psicologico. In questo senso saranno avviate anche forme di collaborazione con le associazioni che operano nel territorio”.
Nelle prossime settimane sarà bandita la gara d’appalto per oltre un milione di euro necessari alla ristrutturazione dell’ex scuola materna. Il progetto, redatto dall’ingegnere Letterio Morgante con la collaborazione dell’ingegnere Basilio Luca Biondo, è stato ammesso ai finanziamenti del Pnrr destinati alle misure per servizi sociali, disabilità e marginalità sociale finalizzati alla creazione in tutta Italia delle cosiddette stazioni di posta.