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Inizia con dei numeri importanti il nuovo anno scolastico all’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Enrico Fermi”, il cui motto è “Innovazione e Crescita per il Futuro del Territorio”.

Diventato nel corso degli anni un’istituzione culturale e professionale di riferimento nella comunità barcellonese e nel suo hinterland, l’ITET Fermi ha iniziato il nuovo anno scolastico 2024-25 contando più di 800 studenti divisi nei vari indirizzi dell’ampia offerta formativa, confermando la propria posizione di rilievo nel panorama educativo del territorio.
Un’offerta formativa sempre più ampia e diversificata, che risponde alle esigenze di un mondo in continuo cambiamento, proponendo agli studenti la possibilità di costruire il proprio futuro su basi solide e attuali con numerosi corsi attivi: Amministrazione Finanza e Marketing (AFM), Informatica (SIA), Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT), ex Geometra, anche con specializzazione Tecnologie del legno nelle costruzioni (CAT ECO), Relazioni Internazionali per il Marketing (RIM), Turismo, Tecnico Agrario Ambiente e Territorio, Chimica – Articolazione: Biotecnologie Sanitarie (BIO.MED.), anche Quadriennale. Gli studenti di tutti i corsi sono altresì coinvolti nelle attività Erasmus, con brevi soggiorni nelle scuole europee o con periodi di alternanza scuola lavoro (PCTO) all’estero. “Il successo dell’istituto si riflette non solo nel numero crescente di iscritti – dichiara la Preside Antonietta Amoroso” -, ma soprattutto nella qualità dei percorsi formativi, caratterizzati dalla personalizzazione e dalla valorizzazione delle potenzialità e dei talenti, facendo attenzione all’unicità della persona quale valore fondamentale per tutto il personale scolastico, dai collaboratori scolastici ai docenti agli assistenti amministrativi: tutti con dedizione e cura accompagnano i ragazzi nel loro percorso di crescita, rispettandone le esigenze”.

Quest’anno, inoltre, l’ITET “Fermi” si distingue grazie all’introduzione di un nuovo indirizzo tecnico agrario quadriennale denominato “S.M.A.R.T.” (Sperimentazione Metodologia Agraria Rete Tecnica Tecnologica), unico nel panorama formativo siciliano, che attribuisce la qualifica professionale al terzo anno, al quarto il diploma e la specializzazione superiore (ITS) in due anni oppure l’ingresso immediato all’Università. “Si tratta di un percorso del modello sperimentale, nella prospettiva della riforma della scuola superiore “4+2”, ricco ed intenso che amplia i tempi e i luoghi per apprendere – continua la Preside Amoroso – Il corso si configura come un vero e proprio modello di eccellenza formativa, pensato per rispondere alle esigenze del territorio e non solo.

L’indirizzo Agrario “Smart” rappresenta una svolta culturale e un’opportunità concreta per incidere positivamente sulla realtà locale. Inoltre, lo studente avrà la possibilità di studiare l’economia di impresa e di svolgere ore in cucina con il laboratorio di trasformazione e di servizi enogastronomici diventando protagonista di metodologie innovative, anche con la guida di esperti esterni”.
Oltre ai percorsi tradizionali, il “Fermi” è impegnato nei servizi educativi dei corsi serali, che negli anni si sono consolidati e ampliati, nonché nella sezione carceraria. Queste due realtà rappresentano importanti canali formativi, per il riorientamento e la riqualificazione professionale, ma anche per dare nuove opportunità al proprio progetto di vita.

L’ITET “Enrico Fermi” si conferma così come un luogo aperto al territorio dove l’educazione e l’apprendimento dei saperi si fondono con l’attenzione alla crescita personale e sociale degli studenti. Come spesso sottolineato dal Dirigente Scolastico, la professoressa Antonietta Amoroso “il principio educativo dell’”I care” di Don Milani è il valore guida dell’istituto: prendersi cura degli studenti, ascoltandone i desideri e facendosi carico dei loro bisogni. Così – conclude la Preside – la comunità scolastica del “Fermi”, assieme alle famiglie, accompagna gli studenti in un percorso educativo che li prepari non solo ad affrontare le sfide del futuro, ma anche a diventare cittadini consapevoli e responsabili”.

Pamela Arena