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Studenti e associazione si scagliano contro la possibilità di non riapertura delle scuole paventate dopo la decisione presa lo scorso 3 agosto dal sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca, che ha emanato un’ordinanza di immediata chiusura dei plessi scolastici della zona di sua competenza, città e territorio metropolitano, a causa della, allora presunta, mancanza di attestazioni di sicurezza degli edifici, riservandosi di condurre degli accertamenti.

“Vogliamo sottolineare con forza le nostre rivendicazioni: da anni segnaliamo carenze strutturali negli edifici che ospitano le nostre scuole, a conferma di ciò vi sono i dati, indubbiamente allarmanti, secondo i quali su 65 plessi scolastici in 44 manca il certificato prevenzione incendi (CPI) ed in 56 la certificazione di vulnerabilità sismica. Edifici in cui noi passiamo più della metà delle nostre giornate per anni ed anni della nostra vita, e di cui avvertiamo fortemente la precarietà.”

Inoltre in data 23 agosto 2018, presso il Palazzo dei Leoni si è svolta la riunione tecnica su questa situazione importante quanto delicata, ed al termine di questo confronto è emersa la volontà di procedere alla revoca dell’ordinanza di chiusura di 5 istituti, del comprensorio, risultati a norma. Nella nostra cittadina però, secondo i dati della IV Direzione Servizio Edilizia Scolastica, tutte le scuole sono sprovviste di certificato di agibilità, di certificazioni riguardanti la prevenzione incendi e solo il “N. Copernico” e la sede di Via degli Studi del “E. Medi” sono provviste delle certificazioni riguardanti la vulnerabilità sismica. Difficile situazione anche riguardo la conformità degli impianti elettrici, con situazioni limite presso il “E. Ferrari” (che comprende anche una sede distaccata del “E. Medi”) e il “Fermi”.

“Nonostante l’iniziativa del sindaco Cateno De Luca si inserisca nel contesto delle precauzioni generali necessarie, non si stanno rendendo partecipi gli studenti del processo decisionale concernente l’organizzazione funzionale all’inizio e il proseguo delle attività didattiche di quest’anno, ed è per questo motivo che chiediamo, dopo aver già richiesto un intervento diverse volte, di essere finalmente coinvolti, in quanto studenti, in una discussione relativa al mondo della scuola in cui viviamo, affinché si possano prendere decisioni ponderate sulla base di un dialogo condiviso con i diretti interessati.

Chiariamo sin da ora la nostra contrarietà alla possibilità di svolgere doppi turni nelle strutture ad oggi agibili, pur sapendo che le strutture ospitanti le scuole primarie e secondarie di primo grado siano di competenza comunale, al fine di evitare disagi come spostamenti pomeridiani e sovraffollamento nelle aule che lederebbero la serenità di studenti e docenti, oltre a procurare ritardi nello svolgimento dei programmi didattici.

Chiediamo perciò che venga impostato un serio piano d’emergenza, atto a riqualificare gli stabili ospitanti le strutture scolastiche, tramite lo stanziamento immediato di fondi al fine di garantire il diritto allo studio e al lavoro di tutti i soggetti che compongono la scuola.

Chiariamo inoltre l’intenzione di mobilitarsi, attraverso tutti gli strumenti a propria disposizione, qualora non si trovasse una risoluzione consona”.

Tutt’oggi non si è a conoscenza della data di apertura delle scuole, con difficoltà nell’effettuare gli esami di riparazione e di integrazione creando ulteriori disagi agli studenti e alle famiglie.