Condividi:

Arriva un altra forte segnalazione dal Comitato Spontaneo di Militi, a firma del portavoce avv. Giuseppe Sottile, sulla mancata risposta dell’amministrazione comunale sulle installazioni delle antenne 5G nella città del Longano.

“E’ inqualificabile il comportamento dell’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto – si legge nella nota appena diffusa – che, a quasi un mese dalla nostra diffida, nonchè ad oltre 20 giorni da quella inoltrata da parte di un comitato di quasi 200 cittadini residenti in zona Militi, con relativa richiesta di accesso agli atti, non ha fatto ancora pervenire alcun riscontro.

Anzi, per tutta risposta, sono ripresi i lavori nell’altro sito, in zona Spinesante, dove si sta installando una ulteriore antenna riconducibile alla discussa tecnologia 5G.

Un contegno che qualifica una volta in più una gestione della cosa pubblica arrogante e insensibile nei confronti di beni primari come la salute e l’ambiente.

Tutto questo quando in Italia ben 431 comuni, dal Nord al Sud, si sono opposti al 5G, mediante ordinanze dei sindaci o delibere di giunta o dei Consigli comunali. Tra questi – vale la pena menzionarli – i comuni di Messina e di Reggio Calabria, nonché ben 16 comuni della Provincia di Messina.

Comuni nell’ambito dei quali i sindaci e amministrazioni valorose hanno assunto una posizione di garanzia nei confronti dell’interesse generale, dell’ambiente e della salute dei propri cittadini.

Non è certo un caso dunque che nell’ambito del DL Semplificazioni, che sarà in vigore al 31 luglio, sono state previste misure per cercare di disinnescare queste decisioni “non allineate” al sistema, con l’introduzione di una modifica all’articolo 8 della legge 22 Febbraio 2001, n.36, comma 6, che ridefinisce alcuni limiti ai regolamenti comunali, con l’intento di limitare di fatto l’autonomia decisionale dei sindaci che, in questo periodo, stanno vietando l’installazione delle antenne 5G.

Tale articolo in buona sostanza afferma che se da un lato i sindaci possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, dall’altro lato esclude che tali limitazioni possano riguardare aree generalizzate sul territorio.

Rimane il fatto che, a prescindere dal nuovo Decreto, il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ad oggi non ha effettuato nessun tipo di valutazione, tanto che persino l’autorizzazione agli impianti in questione è avvenuto con silenzio assenso. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio!”