Nasce il Comitato spontaneo di cittadini, residenti nella zona di Militi tra via Gen. Angelo Cambria e zone limitrofe, che in mattinata hanno indirizzato una diffida al sindaco Roberto Materia e all’Ufficio tecnico comunale.
Il Comitato che ha raccolto la partecipazione di oltre 200 cittadini, ha depositato stamane in Comune l’atto per chiedere la sospensione dell’installazione delle antenne e il conseguente accesso agli atti.
Ecco il testo integrale presentato dal nuovo Comitato:
“I sottoscritti, cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, i cui nominativi sono indicati nell’allegato elenco,
premesso
che in data 25 giugno 2020 hanno notato l’innalzamento di un’antenna metallica di circa 15 metri, del genere utilizzato per le telecomunicazioni;
che in relazione a tale impianto non risulta rinvenibile sui luoghi alcun cartello indicante la natura dello stesso o gli estremi di eventuale autorizzazione;
che da informazioni assunte sembrerebbe che tale antenna sia riferibile alla discussa tecnologia 5G, i cui effetti sulla salute, a causa delle radiazioni da radiofrequenza, sono ancora inesplorati;
considerato
che la legge di Riforma Sanitaria n. 833 del 1978 prevede che, in materia di immissione di forme di energia nell’ambiente, il Governo debba richiedere il parere sanitario all’Istituto Superiore di Sanità e all’ISPELS ( le cui funzioni oggi sono state assunte dall’INAIL);
che, a seguito di richiesta di informazioni da parte dell’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (A.M.I.C.A.) l’INAIL, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, il Consiglio Superiore di Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità, hanno dichiarato che non è stato chiesto, né altrimenti acquisito, alcun parere sanitario;
che, secondo numerosi studi:
1. le radiazioni del 5G vanno a sommarsi a quelle della telefonia mobile attuale (2G, 3G, 4G, LTE) ed è necessario valutare l’impatto sulla salute pubblica, sulla flora e sulla fauna, della sommatoria degli effetti biologici causati dall’esposizione sinergica a tutte queste frequenze insieme, soprattutto in considerazione del fatto che la ricerca ha trovato effetti biologici potenzialmente responsabili di rischi di patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer, ormonali, per la fertilità, nonché rischi per la flora e per la fauna, anche al di sotto degli attuali limiti di legge.
2. La ricerca sugli effetti biologici delle frequenze 5G, soprattutto sulle onde millimetriche, è scarsissima, non ci sono studi epidemiologici e si sa solo che le ghiandole sebacee, con la loro forma a tubo elicoidale, costituiscono delle antenne riceventi per le onde millimetriche e ne sono quindi il target primario.
3. Fino ad oggi le onde millimetriche erano state usate solo in ambito militare per i sistemi di dispersione delle folle (active denial system), che creano una sensazione di riscaldamento intenso.
4. Già nel 2008 due ricerche avevano evidenziato che le onde millimetriche, essendo usate in modo fortemente polarizzato, potrebbero creare punti di accumulo e sovra riscaldamento anche a livelli inferiori agli attuali standard di sicurezzaIn buona sostanza, secondo numerose fonti non esistono prove che l’uso del 5G si possa considerare sicuro per la salute e, dunque, sembra che queste frequenze siano state concesse all’industria senza che il Governo si sia preoccupato dei rischi per la salute pubblica e per l’ambiente, esponendo la vita umana e animale ad una vera e propria sperimentazione vista l’assenza di studi che affermino il contrario.
Per tali ragioni i sottoscritti chiedono che il signor Sindaco al quale la presente è indirizzata, Voglia procedere alla sospensione dell’autorizzazione all’installazione dell’antenna sopraindicata.
Chiedono inoltre l’accesso agli atti in relazione a tutta la documentazione depositata presso il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, al fine di conoscere la mappa degli impianti 5G, le richieste di autorizzazione depositate ed eventuali provvedimenti autorizzativi.Delegano al deposito della presente ed al ritiro della documentazione richiesta l’Avv. Giuseppe Sottile.
La stessa documentazione può anche essere inoltrata a mezzo PEC al seguente indirizzo studiolegale.sottile@pec.giuffre.it”