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Una giovane commessa gravissima, ma fuori pericolo di vita, per un incidente sul lavoro, occorsole la mattina di lunedì 31 luglio scorso, all’inizio della suo turno presso il grande negozio di articoli sportivi della via on. Gaetano Martino di Barcellona.

32 anni, madre di due bimbi di 2 e 4 anni, la commessa era appena giunta in sua prossimità, quando il grande cancello scorrevole dell’ingresso, allo stesso tempo carraio e pedonale, all’area di pertinenza del negozio, è uscito dai binari e le è crollato addosso, schiacciandole il ventre.

Il primo aiuto sembra le sia stato dato da 3 uomini che, essendosi resi conto dell’accaduto dalla vicina stazione di servizio, sono intervenuti e, dopo aver sollevato a fatica il pesantissimo cancello, hanno chiamato l’ambulanza del 118.

La corsa in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo, dove le sono state diagnosticate emorragie interne, fratture al bacino e politraumi con interessamento della milza, asportata, grazie ad un intervento d’urgenza, presso la UOC di Chirurgia dello stesso ospedale, diretta dal primario Giuseppe Cimino.

Nei prossimi giorni, quando la sua situazione sarà stabilizzata, i medici si occuperanno delle fratture del bacino, ma già è stata accertata una prognosi lunga e difficile, che sicuramente la malcapitata affronterà con l’aiuto della famiglia.

I Carabinieri della locale Compagnia, unitamente all’Azienda Sanitaria Provinciale – Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro – sono a lavoro per chiarire la dinamica dei fatti e per l’accertamento di eventuali responsabilità.

L’ennesimo incidente sul posto di lavoro evidenzia, in tutta la sua gravità, i rischi che quotidianamente corrono i dipendenti, con la conseguente necessità di porre in essere un’efficace azione preventiva.

Senza alcun riferimento al caso specifico, bisogna anche riflettere sul fatto che non sono più procrastinabili interventi volti a migliorare la generale condizione dei lavoratori, spesso costretti a lavorare, con paghe non adeguate, per 10/12 ore al giorno, senza riposo settimanale e con ferie ridotte.

Servono salari più elevati per consentire una vita dignitosa – gli attuali, di fatto fermi da non si sa più quanto tempo, sono stati erosi dall’inflazione e consentono a stento la sopravvivenza – e forme contrattuali che non si prestino ad essere eluse e facilmente controllabili dagli organi preposti.

È finito il lunghissimo tempo della sperimentazione delle forme contrattuali flessibili, iniziate con la riforma Biagi (2003), finalizzata alla ripresa economica, che si può dire essere miseramente fallita; è sbagliato il contenimento dei salari che non ha effetto benefico sul carovita, perché si tratta di un particolare tipo di inflazione (c.d. importata), insensibile a tale azione.

Si continua su scelte di politica economica inefficaci che, con un effetto contrario a quello sperato su PIL e debito pubblico, stanno mettendo – anzi lo hanno già fatto – in ginocchio le famiglie, con tutte le future gravissime conseguenze sociali.

Con l’aggiunta dei quotidiani rischi dei lavoratori per la salute e qualche volta per la vita, ai quali occorre immediatamente porre rimedio.

OraWebTv esprime la sua vicinanza a Tiziana.

(foto da web)