L’associazione ‘Legambiente del Longano’ ritorna sulla questione del taglio dei Pini in Piazza San Sebastiano ed a seguito della fattiva collaborazione con gli uffici comunali e l’Amministrazione Comunale, nei gironi scorsi si è prodigata a donare due alberi di ulivo.
L’ulivo oltre ad essere un albero autoctono, cioè tipico di queste zone, è strettamente legato alla storia della città del Longano.
La scelta di una piantumazione provvisoria si inserisce nel contesto della prossima riqualificazione di piazza San Sebastiano, dove verrà riqualificato non solo la Piazza e la Via Roma, ma anche il verde pubblico.
“La tutela dell’ambiente, – sottolinea il presidente dell’associazione Carmelo Ceraolo – parte in primo luogo dalla conoscenza del territorio in cui viviamo, della sua storia, delle sue caratteristiche, dei suoi pregi e delle sue fragilità.”
Con una nota di amarezza, il presidente sottolinea il fatto che da anni ogni forma di verde pubblico versi in uno stato di manutenzione e attenzione non certo ottimale, sia sul piano della qualità che su quello della continuità. Si può altresì riconoscere che spesso la spesa prioritaria di un’Amministrazione sia assorbita da particolari emergenze sociali ineludibili. Altrettanta attenzione deve però essere prestata al fatto che non esista “bene comune” più “bene comune” del verde pubblico. Dal verde pubblico sono garantiti servizi ecosistemici che producono gratuitamente benessere, in molteplici sfaccettature, per tutti ed ognuno dei cittadini.
“E’ indispensabile fare conoscere preventivamente – chiosa Ceraolo – la programmazione annuale e pluriennale degli interventi. Per l’inquadramento strategico di tale programmazione sarebbe opportuno dotarsi di un vero e proprio “piano per la biodiversità” come molte città europee hanno fatto e vanno facendo nel quale siano identificati i servizi ecosistemici legati agli spazi verdi pubblici, ma anche privati, che devono essere conservati ed incrementati non solo in ambito urbano ma su tutto il territorio comunale in un’ottica che prenda in seria considerazione la necessità di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Deve essere reso accessibile il censimento degli alberi e deve esserne data adeguata informazione ai cittadini, inoltre la necessità deve aguzzare l’ingegno. Occorrono iniziative per mobilitare la sensibilità e la buona volontà dei cittadini a collaborare per la gestione del verde pubblico come prima fonte di benessere, di salute e di qualità urbana che i cittadini devono in prima persona proteggere, conservare, accrescere.
Dunque per evitare di rimanere al “verde” anche con le idee – Carmelo Ceraolo sottolinea ancora una volta la sua disponibilità e il suo impegno – per la salvaguardia del verde pubblico, affinché lo stesso non rimanga una sinecura affidata a soluzioni sbrigative e impoverenti, ma nel rispetto dei suoi stessi programmi politici – conclude -diventi anche con l’apporto dei cittadini una questione cruciale per garantire e migliorare la qualità della vita della città”.