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Nel tardo pomeriggio di mercoledì 6 settembre 2017 è stata inaugurata a Barcellona Pozzo di Gotto la Mostra “SEGNI fra realtà e fantasia”, curata dal maestro incisore Enzo Napoli e nella quale espongono ben 100 artisti provenienti da ogni parte del mondo.

In uno strapieno salone del “Museo Didattico Foscolo” sono intervenuti lo stesso Napoli, che ha moderato l’evento introducendo gli illustri ospiti, dopo aver tracciato un’analisi su quanto fin’ora realizzato e sui progetti in cantiere. L’Assessore alla Cultura Ilenia Torre si è compiaciuta per questa bellissima realtà del territorio mentre la Prof.ssa Felicia Maria Oliveri, Dirigente Scolastico del “Comprensivo Foscolo”, dal quale è nato il progetto che ha fatto nascere il Museo Didattico, fiore all’occhiello della città del Longano e del circondario, ha avuto parole di elogio per tutti i presenti, sottolineando l’importanza del Museo per la realtà del quartiere e della città oltre che per i cittadini di domani.

Ha quindi ripreso la parola Enzo Napoli introducendo con parole di stima professionale e di affetto amicale l’ospite d’onore dell’evento, il Maestro TOGO (Enzo Migneco), uno dei più grandi incisori siciliani del secondo novecento italiano, il quale ha così esordito: “Sembrerebbe anacronistico oggi, nell’era dei computers e del digitale, parlare di incisioni, invece c’è un gran bisogno di recuperare il rapporto con l’artigianato, con l’arte del fare, del creare matrici dalle quali poi stampare. È bellissimo vedere l’impegno dei giovani. Fare incisioni è come parlare o camminare, bisogna imparare e poi dimenticare proprio per realizzarle in modo spontaneo.” Togo ha donato al Museo tre sue pregevoli incisioni “Autoritratto fra i girasoli” del1978, “Immagini di memoria”, e “Rapporto con il mare”.

A seguire l’intervento del giudice Franco Cassata che ha simpaticamente affermato di esser conosciuto come “il marito della Prof.ssa Mazzù”, già docente di questa scuola per tanti anni. Ha lodato la Preside Oliveri definendola “la custode di questo tempio del sapere” sottolineando l’importanza della terra di Sicilia che si riscatta.

Lo scrittore e giornalista Melo Freni ha narrato passi del proprio vissuto in questa zona, sottolineando il cambiamento del quartiere. Ha donato un suo libro, “La favola del paese cambiato”, alla Biblioteca della scuola.

Infine l’intervento di Nino Costa, Presidente della Pro Loco “Nomos di Manno”, il quale ha parlato delle “cinque attività museali della città che devono agire in sinergia, coordinandosi fra loro al di là degli orientamenti politici. La coesione, questo ci chiede l’Unione Europea” e le varie scuole non devono chiudersi ma aprirsi in progetti condivisi.

Ha chiuso la Dirigente Felicia Oliveri: “C’è tanto in cantiere, adesso però in questo momento mi voglio trattenere, più che dire preferisco fare! Importante il saper fare più che il saper parlare. Sono felice per aver qui gli illustri ospiti e un numerosissimo pubblico presente. Pian pianino cammineremo, intanto un grosso ringraziamento a tutti voi”.