Dopo il terribile atto perpetrato nei confronti dell’azienda agricola biologica “Ararat”, di proprietà dell’avvocato Antonio Benvegna. presa di mira da parte di vandali ignoti che hanno distrutto parte della struttura, arriva la solidarietà dal presidente di Legambiente del Longano e tutti i suoi soci.
“Quest’azienda, – dichiara Carmelo Ceraolo -con i suoi prodotti biologici di nicchia rappresenta un patrimonio, un reservoir di tradizioni che va tutelato e difeso. Esprimiamo solidarietà al proprietario e alle maestranze tutte colpite da quanto è accaduto che ha destato grande amarezza fra la comunità cittadina e gli iscritti alla nostra associazione. Un gesto vigliacco, finalizzato ad intimorire chi tenta di proporre un modo nuovo e sano di vivere: l’agricoltura biologica che come tutti sanno tutela la biodiversità, non inquina, facilita la conservazione delle specie autoctone. Un gesto come questo se da una lato ci riporta indietro, facendoci regredire come uomini, dall’altro lato deve dare la forza di non fermarsi, di continuare a sostenere e valorizzare un settore che negli ultimi anni è cresciuto enormemente” “Caro Presidente Benvegna la notizia del vile attentato alla vostra azienda agricola “Ararat” – continua la nota – che peraltro si aggiunge a quelli precedenti, oltre ad indignarci profondamente, ci dice che la lotta di contrasto a questa piaga, è diventata sempre più dura e, di conseguenza, postula la massima unità della nostra comunità. Manifestiamo tutto il nostro sostegno e la solidarietà per l’ennesimo grave attentato che avete subito, siamo certi però che la pazienza e la tenacia che vi contraddistingue, insieme al contributo di un maggior numero di persone, tra cui tanti di noi che si vogliono attivare vi aiuterà a superare anche questa ferita, confidando nell’ intervento delle Istituzioni, ma ancor di più del mondo della società civile. Confidiamo nel massimo impegno da parte delle forze dell’ordine nell’accertare la responsabilità, e nelle Autorità tutte per rafforzare il controllo sul territorio affinché le sopraddette molteplici intimidazioni non abbiano più a verificarsi e affinché il rilancio legale e sostenibile del territorio non venga più minacciato”.