Nessuna negatività, delle tante riguardanti l’autostrada Palermo-Messina, viene presa in considerazione dal gestore, il Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS), per rivedere i prezzi dei pedaggi ed, in qualche modo, dare un minimo ristoro agli utenti.
Che poi, in parte, sono anche coloro i quali, per via della lentezza degli spostamenti, subiscono le negatività economiche del commercio e del turismo.
Neanche di fronte alla chiusura della galleria Telegrafo per l’incendio occorso ad un camion il 24 dicembre.
Niente, il CAS è inamovibile.
E lo è anche sull’annosa questione, sollevata nel tempo da comitati, politici e semplici cittadini, concernente il pagamento del pedaggio per il tratto Messina-Villafranca, essendo il casello di uscita per la cittadina tirrenica ubicato a Divieto, cioè sul territorio di Messina, senza però godere della gratuità prevista per le altre uscite messinesi di Boccetta, Centro, San Filippo e Gazzi.
Ma vi è di più, perché i viaggiatori sono costretti a pagare il pedaggio nella stessa misura, anche quando utilizzano l’autostrada per un tratto minore.
Sì, in quanto i veicoli provenienti da Messina con la viabilità alternativa (Litoranea e Colli San Rizzo), per la chiusura della galleria Telegrafo, che, da ieri pomeriggio, proseguono per Palermo entrando obbligatoriamente in autostrada proprio dal casello di Villafranca, pagano il pedaggio intero, sebbene abbiano usato la A/20 per un tratto minore (es. € 1,20 Villafranca/Rometta, € 2,00 Villafranca/Milazzo).
Non ci sta il sindaco di Villafranca Tirrena, Giuseppe Cavallaro, che, questa mattina, convalescente, ha fatto trasmettere, dal vicesindaco Nino Costa, una nota al CAS (e per conoscenza al Prefetto), con la quale si richiede, nell’immediato, la revisione del prezzo dei pedaggi per chi transita in direzione Palermo con ingresso provvisoriamente obbligatorio dal casello di Villafranca. E in futuro la riduzione dei prezzi di percorrenza da Messina a Villafranca e viceversa, a causa degli enormi disagi dovuti ai lunghissimi cantieri che interessano quel tratto.
Luigi Politi
