Dure critiche al governo Schifani: la bocciatura è arrivata unanime nella conferenza stampa congiunta di ieri mattina all’ARS da parte del leader di SDN Cateno De Luca e dei capigruppo PD Michele Catanzaro e M5Stelle Antonio De Luca.
I rappresentanti delle tre forze politiche – che insieme contano 29 deputati su 70 – hanno fatto il punto sulla situazione politica regionale, soffermandosi sull’analisi dei risultati emersi dopo un anno dall’insediamento del presidente Schifani, prendendo spunto dal report governativo sui risultati raggiunti.
“Schifani – ha detto l’on. Antonio De Luca – recentemente ha affermato che il 2024 per il suo governo dovrà essere l’anno delle cose visibili. Evidentemente anche lui, come la stragrande maggioranza dei siciliani, si rende conto che il suo esecutivo finora non ha fatto nulla di concreto. E mi riferisco ad esempio alla riforma dei rifiuti, a quella dei forestali, a quella dei parchi, a quella dei consorzi di bonifica, sparite dai radar. Nessuna reale attenzione è stata sinora dedicata alla sanità pubblica e a una reale riduzione delle liste d’attesa, soprattutto in relazione agli esami salva vita. Nell’agenda del governo ci sono solo norme vergognose come la sanatoria, la salva ineleggibili, l’inutile riforma delle Province, l’odiosa spartizione delle poltrone della sanità, fatta senza pudore e alla luce del sole. Ma Schifani è convinto che tutto proceda bene, che le liste d’attesa non ci sono più, che il caro voli sia sparito, che la sanità vada bene. Evidentemente – ha proseguito il capogruppo dei 5stelle – non esce da Palazzo d’Orleans ed ha perso il contatto con la realtà. Le forze di opposizione sono qui oggi per testimoniare un percorso comune nato in aula, ma che può andare oltre. Vogliamo creare un’offerta politica alternativa e concreta al governo peggiore della storia e la vogliamo creare con basi solide e soprattutto condivise con largo anticipo con il territorio”.
Sulla stessa posizione l’on. Michele Catanzaro: “Le opposizioni – ha detto – hanno avviato un lavoro importante dentro il parlamento. Stiamo lavorando per difendere gli interessi dei siciliani sostenendo politiche di sviluppo per agricoltura, lavoro, trasporti e sanità. La coalizione di centrodestra – ha continuato il capogruppo Pd – ha dimostrato di saper restare unita solo per la gestione del potere ma non rispetto agli obiettivi e ai temi da affrontare, basti pensare alla totale assenza nell’ultima finanziaria del governo Schifani di norme di sostegno al mondo agricolo, che in questi giorni giustamente protesta, o alla gestione clientelare della sanità con la maggioranza che è sembrata più preoccupata della spartizione delle poltrone che non dell’organizzazione di un’assistenza sanitaria capillare ed efficace. Di fronte all’imbarazzante inefficienza del governo, Pd, Movimento 5stelle e Sud chiama Nord stanno dimostrando compattezza e sintonia, privilegiando gli obiettivi e non le ambizioni personali”.
Le conclusioni dell’on. Cateno De Luca hanno posto l’accento sulla “costituzione di un vero e proprio Comitato di liberazione della Sicilia”, formato tra le tre forze politiche, che in aula avrebbe già dimostrato unità d’intenti: “Abbiamo già dimostrato in aula durante la discussione sulla legge di stabilità che come opposizioni siamo in grado di fare un passo avanti per mettere da parte certi steccati e certe storie e guardare avanti nell’esclusivo interesse della Sicilia. Invito nuovamente Schifani al confronto su questo report che ha presentato parlando di grandi risultati ottenuti in un anno del suo governo e che noi siamo in grado di smontare punto su punto.”
E che il governo Schifani non goda ottima salute è stato dimostrato nella stessa giornata di ieri dal fatto che la legge sul “ripristino” delle province ha subito la bocciatura dell’Aula con 40 voti contro 25.