Condividi:

Una notizia che nelle ultime ore sta facendo discutere parecchio: la Sicilia è la regione italiana con il più alto numero di nuovi casi di contagi da Covid-19. Un triste primato che comunque, va detto subito, è causato principalmente dal focolaio di Pozzallo, dove sono ben 63 i ‘positivi’ fra i migranti dell’hotspot. 

Scendendo nello specifico a livello regionale a Ragusa sono 72 i positivi, 7 a Siracusa, 5 a Palermo e Catania. Nessun nuovo contagio nelle altre province. 2860 tamponi, nessuna vittima e un guarito.

All’hotspot di Pozzallo è in arrivo l’Esercito, come annunciato dal Prefetto di Ragusa, Dott.ssa Filippina Cocuzza, 90 i militari che giungeranno lunedì prossimo nella cittadina ragusana. Ecco i numeri in dettaglio: Ricoverati con sintomi 44 (-1), terapia intensiva 6 (0), totale ospedalizzati 50 (-1). Isolamento domiciliare 488 (+89), totale attuali positivi 538 (+88), dimessi guariti 2.752 (+1). Deceduti 284 (0). Totale casi 3.574 (+89). Tamponi 299.393 (+2.860).

L’Assessore Ruggero Razza ha dichiarato: Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti sono risultati positivi al Coronavirus. Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma. Le (non) decisioni adottate stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. Basta. La Sicilia non lo merita!”

E mentre ci avviamo a grandi tappe verso il Ferragosto 2020 va evidenziato che non occorre creare ansie eccessive ed allarmismo esasperato, mantenendo però attenzione ed equilibrio nei comportamenti, nel rispetto delle disposizioni anti Covid. È stato detto a più riprese che gli attuali ‘positivi’ sono quasi tutti asintomatici ma occorre sempre tutelare le persone anziane, malate, le più fragili ed in questa fase dovrebbero essere i giovani i più responsabili, mentre addirittura sono in aumento i negazionisti del virus, presi dalla calura estiva e dall’euforia da vacanze.