In relazione alla recente notizia di stampa relativa ad una indagine a carico di alcuni impiegati comunali di Novara di Sicilia per presunto assenteismo, pubblichiamo integralmente la nota del Sindaco Dott. Gino Bertolami a nome suo e della propria Giunta.
“Premetto che ho grandissimo rispetto del lavoro espletato da coloro che hanno condotto le indagini sui fatti denunciati e soprattutto ho una grandissima fiducia nella Magistratura che, sono certo, saprà valutare e giudicare con attenzione i fatti in questione. Come Sindaco e come capo dell’Amministrazione comunale mi corre l’obbligo di evidenziare che il comune di Novara di Sicilia in questi ultimi anni ha conosciuto un livello di efficienza ed una notorietà, anche a livello nazionale, mai pensata ne’ immaginabile nei tempi passati. Questa notorietà la viviamo ogni giorno, anche in questo difficilissimo periodo post Covid 19. Ogni giorno vengono a visitare ed a scoprire il nostro magnifico borgo tantissimi visitatori, rimanendo incantati per la pulizia, la bellezza, la vivibilità, l’efficienza dei servizi forniti dal Comune. Credetemi arrivare a questi livelli e soprattutto mantenerli non è stato e non è facile, ma è frutto di un duro lavoro continuo e costante. Sicuramente il merito di questi lusinghieri traguardi raggiunti non è e non puo’ essere soltanto del Sindaco e della sua Amministrazione ma è soprattutto frutto del lavoro, dell’impegno, dell’abnegazione di una squadra composta, oltre che dai politici, da quelli che comunemente vengono chiamati dipendenti ma che a me piace chiamare collaboratori. Abbiamo avuto modo di apprezzare in tante occasioni l’impegno, la correttezza, l’altruismo di questo personale che attualmente è nell’occhio del ciclone. Voglio soltanto citare i difficilissimi momenti vissuti dalla cittadinanza intera in questi ultimi periodi di epidemia coronavirus. Chi sono stati vicino ai cittadini, al Sindaco, all’Amministrazione comunale? si loro, i tanto vituperati dipendenti comunali. Ci sono stati impiegati disponibili h24 a controllare il territorio, a portare farmaci e generi alimentari alle persone più deboli, più in difficoltà, facendo il tutto come volontariato, senza pretendere o percepire nessuna retribuzione o straordinario, soltanto con spirito di servizio per la comunità. È notorio come molti dipendenti siano andati in pensione in questi ultimi anni e che per alcune norme restrittive non sono stati mai sostituiti. Spesso per potere portare avanti gli impegni amministrativi, i servizi alla cittadinanza, rispettare le scadenze, qualcuno di questi denigrati dipendenti rientra a lavorare senza neanche timbrare o chiedere ricompensa. Credetemi se non ci fosse l’impegno di questi collaboratori, che tolgono tempo utile alle proprie famiglie, i piccoli comuni potrebbero chiudere i battenti. Come persona che ha sempre vissuto negli ultimi anni a stretto contatto con “gli indagati” mi è sembrato giusto e doveroso esprimere questa testimonianza a nome mio e dell’Amministrazione che rappresento. Ripeto grandissima fiducia nel lavoro della magistratura e rispetto per qualsiasi decisione che intenderà adottare, sicuro che la giustizia sarà vincitrice.”
Un commento a nome della nostra Testata a tutta la vicenda non può mancare e sono da sposare in pieno le parole del comunicato del sindaco Bertolami. Presupposto fondamentale da cui partire deve essere che, fino a prova contraria, parliamo di “innocenti” e non di colpevoli da mettere alla gogna mediatica per qualche click in più su un social o per qualche copia in più in edicola. Una notizia va data certamente, senza censure, ma è di fondamentale importanza il “come” venga data. Confidiamo tutti nella giustizia che farà il suo corso. Al di là di tutto non si può non evidenziare, come bene ha sottolineato il primo cittadino, il grande impegno e la dedizione di tutta la classe impiegatizia di Palazzo Santa Maria.