Condividi:

Il Circolo Vox Italia della città del Longano ha aderito all’iniziativa lanciata dal partito su tutto il territorio nazionale e volta ad  invitare i sindaci all’adozione di misure finalizzate ad impedire l’esposizione della popolazione comunale a fonti addizionali di inquinamento elettromagnetico.

“La tecnologia 5G assicura un’elevata velocità di connessione, attraverso l’utilizzo di onde radio ad alte frequenze, – si legge nel documento – ma non si conoscono gli effetti a lungo termine di un’esposizione massiccia della popolazione a queste lunghezze d’onda infinitesime.

Risulterebbe, infatti, che l’INAIL, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, il Consiglio Superiore di Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità, tutti, indistintamente, hanno dichiarato che non è stato chiesto ed acquisito alcun parere sanitario. Anzi il Ministero della Salute ha pure comunicato ad A.M.I.C.A. che “non risultano atti che coinvolgano lo scrivente Ufficio e la Direzione generale nell’ambito del processo di concessione delle frequenze per la rete di telecomunicazioni 5G, né l’argomento è stato oggetto di pratiche istruite presso il Consiglio Superiore di Sanità.”

In sostanza, secondo tutte le fonti pubbliche sinora consultate e disponibili, non esistono prove che l’uso del 5G si possa considerare sicuro per la salute e, dunque, sembra che queste frequenze siano state concesse all’industria senza che il Governo si sia preoccupato dei rischi per la salute pubblica e per l’ambiente, esponendo la vita umana e animale ad una vera e propria sperimentazione. Le amministrazioni comunali dispongono oggi di evidenze scientifiche (oltre al Rapporto Bioinitiative 2007 e 2012, la Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 2011) secondo cui spesso gli attuali limiti massimi di campo elettromagnetico da radiofrequenze non sono – in generale – conservativi della salute umana e dunque occorre prestare la massima attenzione.

Pertanto Vox Italia, nella specie il circolo di Barcellona P.G., in persona del suo Presidente Francesca Fugazzotto, ha chiesto al sindaco Roberto Materia di non autorizzare nel futuro l’installazione di antenne 5G sul territorio del quale è responsabile, se non dopo un’attenta valutazione attraverso l’invio di richieste agli enti competenti (come l’ARPA Regionale), al fine di attestare per iscritto l’assoluta innocuità per la popolazione dell’eventuale esposizione alle RF dello standard “5G”, richiedendo, altresì, di rendere noti gli studi e gli esiti dell’indagine compiuta”.