Una “nuova primavera” a Barcellona Pozzo di Gotto, perché, come hanno affermato in apertura il Sindaco Avv. Pinuccio Calabrò e sul finale il Procuratore di Messina Dott. Maurizio De Lucia, “la mafia si sconfigge non solo con la repressione ma anche dal punto di vista sociale, culturale, economico”.
E mercoledì 8 giugno 2022 l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” era strapieno di gente di buona volontà che ha voluto assistere alla nascita di questo pargoletto chiamato “Osservatorio Antimafia” i cui genitori sono proprio il Centro Studi dell’Università di Messina e la storica Associazione antiracket barcellonese “Liberi Tutti”.
Presenze bipartisan in sala ed è stata questa probabilmente la novità più bella, poiché la lotta alla mafia non deve avere nulla a che vedere con le differenti posizioni politiche e in questo evento abbiamo notato assessori, presidente del consiglio, consiglieri di centrodestra (Fratelli d’Italia, Azzurri) e di centrosinistra (Città Aperta al gran completo), membri di associazioni culturali (Fidapa, Rotary, Accademia Musicale), figure addirittura evocate (Don Salvino Raia, indimenticato ex Direttore dell’Oratorio Salesiano) tanti giovani, segno che la città vuol veramente cambiare.
Nel giorno in cui ricorreva il 9° Anniversario della morte in Afghanistan del Maggiore Giuseppe La Rosa, al quale è intitolato l’Auditorium del Parco Urbano, ha moderato l’incontro Nuccio Anselmo, giornalista della Gazzetta del Sud, memoria storica del fenomeno mafioso in qualità di cronista di punta della nera e della giudiziaria fra la città dello Stretto e quella del Longano, con un salto sui Nebrodi (meraviglioso il libro dedicato alla “mafia dei pascoli” scritto a quattro mani con l’ex Presidente del Parco Giuseppe Antoci). La sua è stata una presenza di fondamentale importanza perché con le domande ai vari ospiti e relatori è riuscito ad illustrare e a far comprendere le dinamiche che hanno portato alla nascita di questo Osservatorio.
Sul palco uno sgabello e alcune poltrone bianche, nelle prime file coloro che sono intervenuti per i cosiddetti saluti istituzionali, a partire dal Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, l’Avv. Pinuccio Calabrò, invitato e presente a testa alta a lodare l’iniziativa ed a difendere la propria città auspicando che si possa lavorare sulla prevenzione del fenomeno mafioso, importante quanto la repressione. Il primo cittadino ha ricordato l’incontro con gli studenti del Procuratore di Patti Dott. Angelo Cavallo di qualche giorno addietro, tenutosi al Teatro Mandanici e organizzato dall’Amministrazione comunale con l’impegno personale dell’Assessore alla Cultura Viviana Dottore, un momento certamente importante che ha visto protagonista colui che, in tanti anni in DDA insieme al collega Dott. Di Giorgio, ha combattuto la criminalità organizzata con le varie operazioni denominate Gotha.
A seguire è intervenuto anche il Presidente del “Centro Studi sulla mafia” Giovanni Moschella quindi ha portato i propri saluti la Presidente dell’associazione “Liberi Tutti” Sofia Capizzi, emozionata per la nascita di questo Osservatorio Antimafia, che ha ribadito come debba essere fondamentale la repressione nell’attività di contrasto alla mafia: “Non possiamo pretendere che i Magistrati facciano tutto da soli, loro hanno bisogno di noi e noi di loro, hanno bisogno di una società civile che alzi la testa e che faccia scudo contro la mafia in tutte le sue forme. Quando è nata “Liberi Tutti” si è parlato di primavera di rinascita perchè nessuno pensava potesse accadere. Eppure è accaduto ed oggi è una nuova ‘primavera’.
Molto atteso anche il saluto del Rettore dell’Università degli Studi di Messina, il Prof. Salvatore Cuzzocrea, seduto in prima fila e molto partecipe a questa iniziativa, in rappresentanza proprio dell’istituzione universitaria. Non poteva mancare l’introduzione all’evento da parte di Maria Teresa Collica, ex sindaco della città oggi professoressa di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Messina, la quale, dopo aver salutato affettuosamente Angela Manca e Cettina Parmaliana, familiari delle vittime barcellonesi di mafia, presenti fra il pubblico, ha dichiarato: “Agire è l’obiettivo della nascita dell’Osservatorio Antimafia che mira a far conoscere tutte le storie di mafia, senza mutilazione, per poter entrare in sede, consultare i documenti, leggere le riviste, raccogliere le sentenze, pubblicare gli studi sul tema, promuovere iniziative ed incontri. Colmiamo una lacuna sul nostro territorio, ma dobbiamo ricordarci che l’Osservatorio è ancora un bambino che deve fare i suoi primi passi, che deve crescere e che ha bisogno di tutti, di ciascuno di noi per essere riempito di senso e consapevolezza per poter raccogliere i frutti che ci darà su questo territorio.”
Hanno, poi, relazionato: il direttore del” Centro Studi sulle mafie” dell’Università di Messina Prof. Luigi Chiara che ha affrontato la tematica della mafia dal punto di vista dello storico e Suor Marilena Mercurio, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da sempre impegnata nel sociale a Barcellona Pozzo di Gotto, che ha avuto parole di grande intensità affermando in modo perentorio come l’antimafia non sia un mestiere. Ricordiamo tutti quando, in occasione dell’ultima operazione antimafia dello scorso febbraio che porto a ben 86 arresti, Suor Marilena scrisse una lettera aperta alla città lanciando forte e chiaro lo slogan “Io con la mafia non ci sto!”. Questo suo messaggio è stato in parte ribadito in Auditorium con l’ottimismo e la forza di spirito di chi opera nel quotidiano per il bene comune, in particolare delle giovani generazioni.
I Dott.ri Emanuele Crescenti, ex Procuratore di Barcellona P.G. oggi a capo della Procura di Palmi e Maurizio De Lucia attuale Capo della Procura della Repubblica di Messina, hanno completato il gruppo di ospiti sul palco, portando le rispettive testimonianze del proprio lavoro, dell’impegno profuso in sinergia con le Forze di Polizia, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, presenti anche loro in sala con i rispettivi rappresentanti.
L’incontro si è chiuso con gli applausi dei presenti e l’auspicio è che veramente questo Osservatorio Antimafia possa rappresentare qualcosa di importante per il nostro territorio. Come affermava la Collica, è un bimbo appena nato che va seguito e curato da tutti noi cittadini di buona volontà, affinché cresca bene.