La rassegna “Narrare il femminile”, in programma dal 20 al 22 dicembre nell’ambito del Barcellona Book Festival, a cura della casa editrice Smasher, è la tanto attesa iniziativa culturale che si svolgerà negli spazi della Galleria Seme d’Arancia e del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” della città di Barcellona Pozzo di Gotto.
Abbiamo deciso di intervistare l’ideatrice di una manifestazione che per quantità e tipologia è senza dubbio unica sul territorio di Barcellona Pozzo di Gotto. Infatti, è la prima volta che viene organizzata una rassegna di questo tipo, ricca di appuntamenti di eccellente qualità.
Giulia Carmen Fasolo, ideatrice di questa incredibile rassegna…
…Una delle tante ideatrici. “Narrare il femminile” è una rassegna che è stata frutto di un appassionante lavoro condiviso con altre donne appartenenti alle istituzioni pubbliche e alle organizzazioni associative.
Di cosa si tratta?
Si tratta di un cartellone culturale composto da mostre, laboratori, caffè letterari, incontri culturali, momenti di riflessione e di promozione della lettura a partire da un oggetto d’amore privilegiato, il libro, e da un filo conduttore fortemente caratterizzante, riconducibile alle narrazioni del femminile attraverso molteplici prospettive, campi di ricerca ed esperienze professionali.
Perché il Barcellona Book Festival?
La rassegna è l’esito di un percorso che parte da lontano e che è stato condiviso con le istituzioni, le biblioteche cittadine, diverse realtà associative e moltissime persone che hanno deciso di scommettere su un progetto ambizioso, in dialogo con tutta la comunità. Il medium di questo viaggio ideale è il libro, pieno di storie di vita, emozioni e relazioni, storie di popoli, arte e comunità educanti. Abbiamo immaginato la rassegna come un dono alla città. L’idea in realtà è nata lo scorso anno e si è concretizzata con un progetto di base, poi modificato, migliorato e ampliato, presentato all’Assessorato alla Cultura del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Ricordo che andai dall’avv. Angelita Pino per proporle di patrocinare il progetto ad aprile…
E come andò?
Non mi disse “sì, patrocinio accordato” e basta. Volle prima parlarne meglio, sapere come, perché, in che modalità, in collaborazione con chi e come partecipare attivamente. Quando affermo che la rassegna è l’esito di un percorso che parte da lontano intendo proprio questo: è un’idea maturata nel tempo, che ha visto -bisogna ammetterlo – l’assessorato in prima linea. L’avv. Angelita Pino non si è limitata a sposare il progetto, ma ha partecipato attivamente al suo ampliamento ed anche al suo miglioramento.
Cosa è accaduto da aprile a dicembre?
Tante cose. Sintetizzarle è impossibile. Momenti di grande entusiasmo si sono alternati a momenti di sconforto, e viceversa. Il percorso non è stato facile, soprattutto perché ad un certo momento è stato ostacolato senza una logica motivazione. In fondo, la delegittimazione non è ha mai una motivazione sana e logica. Ammetto di aver avuto, in alcuni momenti, qualche sentimento di abbattimento. Però se oggi siamo a questo punto lo devo a molte persone che mi hanno sostenuta, incoraggiata, che si sono fatte a loro modo carico dell’organizzazione, della sistemazione, del supporto anche emotivo: Giusy Pitrone innanzitutto, instancabile donna che ha curato le pubbliche relazioni con le case editrici e le librerie; ma penso anche alla giornalista Katia Trifirò che mi ha supportato emotivamente e concretamente con idee, progetti, rimodulazioni… una grande e preparata professionista; all’avv. Angelita Pino, per i motivi già detti e per le lunghissime riunioni anche durante la pausa pranzo… e le donne delle Biblioteche Comunali della nostra città, che mi hanno dimostrato accoglienza, affettuosità ma anche tanta professionalità.
Perché coinvolgere le Biblioteche?
Perché le biblioteche sono come gli alberi: i polmoni di una città. Polmoni non verdi, ma culturali, altrettanto indispensabili. Nonostante spesso i tempi siano stati stretti, anche rispetto ai contatti, la collaborazione con Maria Rosa Naselli, Santina Salmeri e Mariella Chiaramonte è stata sempre intensa, affettuosa e proficua.
Una Fiera del libro molto partecipata, dunque…
Non è una fiera del libro, che di per sé presuppone degli stand. Si tratta semmai di un Festival del Libro, che propone incontri, caffè letterari, reading, spazi di riflessione che possano partire dal libro fino ad estendersi ad altri segmenti e “declinazioni” culturali: mostre, proiezioni, monologhi. Non è un minestrone di tutto e di niente, perché sarà il libro ad essere il medium da cui partire per raccontare la realtà della figura femminile lontana da discorsi eterodiretti su ruoli, scelte e linguaggi. Ci sono anche altre “appendici”, apparentemente lontane dalla narrazione del femminile, ma hanno una ragione d’essere soprattutto nel Notturno d’arte che si svolgerà sabato 21 dicembre.
Barcellona Pozzo di Gotto, un vero e proprio regno della cultura… Quali sono le aspettative?
Sono alte, senza dubbio. Non tanto sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità e la possibilità di replicare la rassegna.
Il prossimo anno?
Sinceramente è troppo presto per dirlo. Alla fine tireremo le somme e capiremo se questo esperimento – faticoso quanto appassionante- debba essere replicato. Al momento, aspettiamo di fare gli incontri, sviluppare i caffè letterari, raccogliere feedback e costruire insieme…
Quali sono i partner?
La rassegna è patrocinata dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dalla Regione Siciliana e dall’Ars, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni”, la Biblioteca delle Donne “Adelasia del Vasto” e la Biblioteca Comunale “Oasi” sezione ragazzi e con la partecipazione fondamentale di realtà nazionali come Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo”, presso cui svolgo attività di volontariato, il Network REAMA di Pangea Onlus e Chayn Italia Onlus, oltre a librerie, associazioni e diverse realtà cittadine impegnate in ambito sociale e culturale.
Quali saranno gli ospiti d’onore di questa rassegna?
Le ospiti d’onore, in realtà, saranno tutte le persone che hanno deciso di parteciparvi. Penso ai caffè letterari con Katia Trifirò, Donatella Manna, Valentina Gangemi, Sandra Fazio, Mimmarosa Barresi, Valentina Ilacqua, Matilde Crisafulli, Vittoria Calabrò con la lectio magistralis, Tea Ranno, Rita Ielasi, Nino Genovese, Clelia Lombardo, Serena Maiorana, ma anche ai concertisti Rita Botto, Giuseppe Finocchiaro, Carlo Cattaneo, Giovanni Arena, all’artista Noel Sailor IAI, agli espositori Santino Crisafulli, agli artisti dell’Ars Vivendi (Marilena Carbone, Orazio Crinò, Carmen Curcuruto, Vito Natoli, Vincenzo Occello, Nella Parisi, Maria Torre), a quelli della FilicusArte (Caterina Barresi, Rino Bono, Maria Capone, Franco Conti, Elisa La Rosa, Sebastiano Parisi, Maria Torre, Maria Zaccone), ad Angela Saja e Daniela Celi, ma anche agli attori Leonardo Mercadante e Davide Colanghi, al fumettista Giuseppe Cicero, a Salvatore Scilipoti, agli autori e alle autrici della Smasher… e potrei ancora continuare. Una squadra bella, dal mio punto di vista, e di grande passione per la cultura.
La nostra Testata Giornalistica “OraWebTv” , media partner dell’evento, augura a tutto lo Staff del Barcellona Book Festival un meritato successo per una rassegna unica nel suo genere sul nostro territorio. “Narrare il femminile” vi aspetta dal 20 al 22 dicembre.