Il Comitato No Inceneritore del Mela insieme ad associazioni e movimenti ambientalisti da anni in battaglia contro le industrie pesanti che inquinano che hanno deturpato il territorio della Valle Valle del Mela son in uno stato di alta preoccupazione per il destino dell’area.
Comitati e associazioni sollecitano la Regione e il presidente Nello Musumeci sul concreto rischio che, il piano paesaggistico non venga riadottato, spingendolo ad attivarsi al fine della salvaguardia del futuro di un territorio vittima da un trentennio della ‘crudeltà dei profitti’ delle aziende a spese dei cittadini.
“Nello Musumeci non ha ancora firmato la riadozione del piano paesaggistico. A dieci giorni dalla termine ultimo imposto dal tribunale amministrativo che ha sospeso la validità del piano, il presidente dorme, non sente, non vede.
La Valle del Mela può perdere tutto. E con essa la provincia di Messina. Speculatori d’ogni sorta e d’ogni d’ove hanno una incontenibile bava alla bocca.
Le caldaie di A2A e compagnia bella sono pronte a ridurci in cenere. La raffineria e le industrie pesanti saranno finalmente liberi di fare tutti i soldi che vorranno, senza che il piano contenga le loro brame e quindi i morti di inquinamento. Tonnellate di cemento potranno terminare il lavoro e uccidere quel che resta di questa parte di costa Tirrenica. Ai crinali ci penseranno invece gli elettrificatori trafiggendo con tralicci le vite di centri abitati, riservandogli il destino già imposto alla via delle parrucche: il tristemente famoso Passo Vela, quartiere di Pace del Mela.
I deputati locali che sostengono questo governo, passano dal silenzio al ‘va tutto bene, spingendosi fino al ‘non siate allarmisti’. Ebbene, chiediamo loro: siete sicuri di prendervi una responsabilità storica di questa portata?
Se Nello Musumeci dovesse continuare a dormire (o a fingere) senza riapprovare il piano, si aprirebbe un vuoto giuridico che scatenerebbe le arpie assetate di soldi, dando il tempo di presentare tutti i progetti distruttivi che hanno in serbo per noi.
Chiaramente, questo è lo scenario peggiore, che diventa però minuto dopo minuto più probabile.
Un lieto fine, e giusto, fine è ancora possibile? Solo se il Presidente domani firma il decreto di riadozione del piano. In tal caso, queste parole rimarrebbero solo legittimo, condivisibile pessimismo.
Lo farà? Non lo sappiamo. Di sicuro, la Valle del Mela, tra le prede più ambite dei nemici del piano, ha da perdere TUTTO e la VITA da difendere. I suoi Sindaci devono, ancora una volta, fare scudo e respingere la brame di speculatori e inquinatori. Comitati e associazioni del Movimento No inceneritore del Mela chiedono ad essi di marciare di nuovo al loro fianco, di essere una sola voce, di preservare ciò che il piano rappresenta: tutela, sviluppo e giustizia ambientale!”