È notizia di questi giorni che a Roma è stata gettata nel Tevere una neonata. Una notizia drammatica ma anche incomprensibile per i nostri tempi. Ci si è chiesti come fosse possibile che una mamma si potesse disfare della propria creatura gettandola addirittura da un’auto in corsa, come le indagini lasciano presupporre.
Oggi ci sono tante modalità alternative per chi non vuol tenere un figlio ed a tal proposito vogliamo attenzionare una realtà che è presente sul nostro territorio: la “Culla per la Vita” installata tre anni addietro all’Ospedale Papardo di Messina e donata dai Lions Club di Messina Peloro in collaborazione con il Centro di Aiuto alla vita “Vittorio Quarenghi”. Si tratta della quinta “culla” della nostra Regione, la Sicilia. Questa iniziativa ha subito trovato l’approvazione dell’A.O. Papardo con il Dott. Michele Gullo e del Centro Aiuto alla Vita “Vittorio Quarenghi, presieduto da Irene Visigoti.
Leggiamo sempre più spesso di casi di neonati ritrovati nei cassonetti e si tratta di un fenomeno drammatico di disperazione e di solitudine che coinvolge sempre più donne. Quando la madre rifiuta anche la possibilità di partorire in ospedale in anonimato allora una risposta può essere rappresentata dalla “Culla per la Vita”.
Oltre che in Sicilia ci sono “culle per la vita” al Careggi di Firenze, al Federico II di Napoli, alla Mangiagalli di Milano. Non siamo qui per esaminare la motivazione che spinge ad abortire o chi dopo aver partorito getta il cucciolo d’uomo in un fiume o altrove, ma solo per far capire che c’è un’alternativa a tutto ciò. Ma cerchiamo di capire come funziona: vi è una finestra fornita di serranda comandata elettronicamente tramite un pulsante, questa dà l’accesso a una culla termica dove depositare il neonato che sarà al sicuro perché vi è una chiusura immediata e un allarme che avverte immediatamente il personale sanitario dell’ospedale della presenza del neonato. È anche installato un sistema di video sorveglianza interna per evitare i falsi allarmi. Subito verrà informato il Tribunale per i Minori per dare avvio alle procedure di adozione.
Quindi una “Culla per la Vita” come un rifugio protettivo in cui posarsi, come due braccia che stringono per far sentire amore e protezione a questi cuccioli d’uomo che son venuti al mondo senza aver chiesto di esserci, ma che il mondo accoglie per proteggerli. Speriamo che in futuro ci siano moltissime altre culle.