Tanto tuonò che piovve. Antico proverbio al quale le opposizioni del governo siciliano aggiungono l’avverbio “finalmente”.
Stiamo parlando della notizia riportata oggi dalla Gazzetta del Sud, secondo cui il Ministero dell’Economia ha inviato una nota alla Regione Siciliana richiedendo chiarimenti circa le modalità di assegnazione di contributi per 61,6 milioni ad associazioni dell’Isola, avvenuta con i 22 articoli del provvedimento collegato alla Legge finanziaria di gennaio (LR n. 3/2025) a beneficiari scelti in mancanza di “criteri obiettivi e trasparenti”.
L’intervento romano sulla questione è rivendicato dalla Sen. Dafne Musolino (Italia Viva) che, in tal senso, nei mesi scorsi ha presentato due Interrogazioni Parlamentari al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e si appresta ad un’altra per il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, dal momento che la parlamentare trova – ha detto – “inaccettabile che in assoluto spregio ai principi di uguaglianza e parità di trattamento previsti dall’articolo 3 della Costituzione, si possano distribuire fondi ad associazioni o enti di natura varia, per il tramite dei deputati regionali, non in base a merito, professionalità e capacità, ma tenendo in conto solo del grado di vicinanza al politico di turno”.
Ed in effetti, ora la palla passa proprio al dicastero di Calderoli, che entro tre settimane dovrà decidere se impugnare formalmente il provvedimento sotto accusa.
Sempre se nel frattempo l’Assemblea Regionale non decida di abrogarlo, con il ritorno degli ingenti stanziamenti nel bilancio, sul quale in seguito potrebbe intervenire con una manovra correttiva.
All’intervento governativo plaudono i deputati regionali Anthony Barbagallo (PD) e Ismaele La Vardera (ControCorrente), che a febbraio aveva intrapreso una vera e propria battaglia contro tale modus operandi, puntando il dito in particolare contro un deputato regionale, il siracusano Carlo Auteri (FDI).
(Nella foto, la Senatrice Dafne Musolino con un collega di partito, il Deputato Davide Faraone)