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“Visto che i Bilanci della Messina social city superano di gran lunga i 40 milioni di euro annui, perché non ottimizzare i servizi in capo agli 8 centri socio-educativi della Messina social city, per aumentare l’offerta al territorio e alle famiglie?”

E’ questa la proposta del consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che intende formalizzare all’azienda in riferimento alle pur meritorie attività svolte dagli ormai ex CAG dislocati a Ponteschiavo, villaggio CEP, Santa Lucia, Bordonaro, Camaro, Gravitelli, Fondo Basile e Valle degli Angeli.

Negli ultimi anni, anche grazie alle risorse extra Bilancio che l’azienda sfrutta implementando i servizi – spiega Gioveni – si sono aggiunte altre opportunità per i ragazzi (vedi l’apprezzabile centro estivo di villa Dante), ma credo che si possa e si debba fare di più sfruttando quello di cui la Messina social city già dispone!

Nel confermare il mio apprezzamento per le attività ludiche, sociali e culturali che i vari CSE dedicano ai tanti ragazzi dei nostri difficili territori (e che a mio avviso andrebbero estesi anche al sabato mattina) – prosegue il consigliere – ritengo che queste bellissime realtà che operano solo principalmente nelle ore pomeridiane con conseguente impiego di personale solo a 24 o 27 ore settimanali, dovrebbero essere utilizzate, per esempio, anche per i tanti anziani dei villaggi.

Gli anziani del centro città, infatti – insiste Gioveni – oltre ad essere avvantaggiati avendo a disposizione villa Dante e il relativo centro, nelle periferie spoglie di questi luoghi preziosi, invece, invitare tanti nostri anziani a trascorrere qualche ora nei diversi centri sociali avendo l’assistenza degli stessi o di altri operatori, di certo darebbe nuova linfa a questa buona (e fragile) fetta della società.

Occorre peraltro evidenziare – aggiunge l’esponente di FdI – che, mentre tutta la zona centro-sud della città risulta ben coperta dai CSE, in tutta la zona nord invece non vi è traccia, per cui sarebbe anche importante pensare, oltre ad implementare l’offerta dei servizi, delocalizzarla in maniera più uniforme in tutto il territorio comunale.

Chiederò pertanto una audizione in Commissione servizi sociali di Amministrazione e azienda – conclude Gioveni – per approfondire un tema che certamente investe le fasce della nostra società che necessitano di più attenzione, ossia i ragazzi e gli anziani.