Fortemente voluta dall’Amministrazione del Sindaco Calabrò e organizzata, in collaborazione con l’Associazione Barcellona Live, dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, guidato dal Professore Filippo Neri Recupero, si è svolta a Barcellona Pozzo di Gotto la cerimonia di commemorazione di Beppe Alfano, dal titolo “Dalla Memoria all’Impegno” – Ricordando Beppe Alfano, nel trentaduesimo anniversario del suo assassinio.
L’evento è stato realizzato con il contributo della Regione Siciliana, nell’ambito del Progetto “Legalità”, di cui è stato promotore l’Onorevole Pino Galluzzo. Grazie a questo progetto è stato possibile offrire alla comunità cittadina, in particolare agli allievi delle scuole barcellonesi, momenti di riflessione e di sensibilizzazione ai valori civici, di solidarietà e di convivenza democratica. Con questo spirito di condivisione e di impegno nella comunità educante, si è voluto dunque inserire anche il giorno della memoria dedicata al giornalista barcellonese fra le iniziative destinate alle scuole, nella prospettiva di una collaborazione tra le Istituzioni per la promozione dell’Educazione Civica e dei principi costituzionali. Come ha voluto sottolineare l’Assessore Recupero, la commemorazione del giornalista ucciso per i suoi valori di libertà e giustizia, non deve essere solo della famiglia Alfano ma è giusto che sia patrimonio, impegno e condivisione di tutta la comunità con l’obiettivo di mantenerne viva la memoria anche presso le giovani generazioni.
Per questo l’Amministrazione Calabrò ha voluto il coinvolgimento degli studenti fin dalla prima fase programmata per la mattinata di commemorazione, quando, alla presenza del Prefetto Cosima Di Stani, e di tutte le Autorità civili e militari è stata deposta una corona proprio nel luogo del delitto con un momento di raccoglimento e di riflessioni. La seconda fase è stata altrettanto significativa poiché tutti gli intervenuti hanno assistito alla messa a dimora di un alberello di ulivo, simbolo di pace e di rinascita, nella vicina piazza già dedicata a Beppe Alfano.
“Noi vi consegniamo questo albero e questa aiuola” – ha ribadito l’Assessore Filippo Neri Recupero – “con l’impegno che tutti voi ragazzi ne abbiate sempre cura, mantenendo vivo anche così il ricordo del nostro concittadino e del suo operato in difesa della verità”.
La mattinata si è conclusa con un convegno molto partecipato all’Auditorium del Parco La Rosa, i cui interventi sono stati moderati dalla giornalista Cristina Saja. Numerosi i momenti di intensa commozione ma anche di stimolo a reagire e a cambiare. Sono intervenuti Marisa Garofalo, sorella di Lea, testimone di giustizia, barbaramente uccisa, e Paolo De Chiara, giornalista e scrittore, autore tra l’altro di “Una fimmina calabrese, così Lea Garofalo sfidò la ‘ndrangheta” e di “Una vita contro la camorra. La storia vera e scomoda di un Testimone di Giustizia”. Proprio da questi testi sono stati tratti dei passi che le studentesse e gli studenti hanno letto sul palco come introduzione degli interventi dei relatori. Ha destato molta attenzione anche la lettura di passi del libro di Sonia Alfano “La zona d’ombra. La lezione di mio padre ucciso dalla mafia e abbandonato della Stato” con cui i ragazzi hanno richiamato il contesto storico-sociale degli anni Ottanta, con il fenomeno delle radio libere, di cui lo stesso giornalista fu protagonista, e il momento in cui Sonia dichiara di prendere coscienza per la prima volta, ancora studentessa del Liceo, di cosa realmente sia la mafia durante la visione del film “Il giorno della civetta”. E, infine, perché, sempre secondo i ricordi della figlia, Beppe Alfano decise di “cominciare a parlare”.
Sono infine intervenuti Giusy Benigno, nipote di Beppe Alfano, che ha destato con le sue parole grande commozione, Sonia Alfano e Giuseppe Verzera, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’auspicio di tutti, come ha ribadito in conclusione il Sindaco Calabrò, è che la memoria diventi concretamente impegno. Il ricordo di donne e uomini che, come Beppe Alfano, hanno pagato il prezzo più alto per i loro valori deve pertanto determinare in tutta la comunità la volontà di un reale cambiamento nei comportamenti e nel modo di pensare.
Le ultime emozioni della giornata sono state date dalle note musicali de “La vita è bella” eseguite alla fisarmonica dal talentuoso allievo di Atmosfera Blu, Vito Pio la Spada.