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Tutti davanti la tv la Notte di Natale 2024… 24 dicembre, ore 19.00. Le immagini che entrano nelle case di milioni di italiani già alle prese con la cena natalizia sono eloquenti e significative: Papa Francesco sulla sedia a rotelle, sofferente ma “forte” per l’infinita dolcezza e tenerezza che trasmette questo grande uomo.

Mentre una voce narra dei Giubilei già trascorsi, dell’apertura della Porta Santa, che era stata murata dall’interno e che qualche giorno prima del 25 dicembre è stata smantellata (i mattoni verranno utilizzati nella costruzione di nuove chiese), viene tolta la cassetta metallica che contiene la chiave che permette l’apertura della Porta Santa, Il Papa ne spinge i battenti in modo simbolico: resterà aperta tutto l’anno per consentire il passaggio dei pellegrini. Con questo gesti si può vivere pienamente l’indulgenza legata all’Anno Santo, Varcare la Porta Santa sta anche a significare  che il proprio cammino di conversione è suggellato dall’incontro con Cristo, la porta che ci unisce al Padre.

La diretta televisiva prosegue… mentre nelle case le tavole sono già imbandite: ecco Francesco accompagnato davanti la Porta Santa. Breve parentesi, quest’ultima è composta da 16 formelle, viene raccontato della prima, della seconda e della dodicesima formella, che rappresenta Cristo con il ladrone e del fatto che, quando i pellegrini entrano, toccano sempre questa formella e l’hanno fatta diventare più lucente a furia di toccarla. Siamo al momento fatidico, il Pontefice apre simbolicamente la Porta Santa, entra ed è seguito dalle genti che rappresentano i 5 Continenti, quindi il Clero e la moltitudine di persone provenienti da ogni parte del mondo, tra questi anche un Pastore Protestante e un Pastore Anglicano.

Ha inizio la Santa Messa della Notte di Natale, viene scoperto Gesù Bambino, intorno a lui altri bambini, 10 per l’esattezza, provenienti dai 5 Continenti, che son venuti fin qui per Onorare l’Emmanuele; ciascuno di loro porta come omaggio al Bambin Gesù una composizione con 6 orchidee. Chissà se avranno capito l’importanza e la fortuna di essere lì? Nel frattempo il Coro, composto da circa 40 elementi tra cui bambini e adulti, intona Inni Sacri. Per prendere l’Eucarestia moltissimi preti escono dalla Basilica, in tanti sono rimasti nella Piazza San Pietro e in Via della Conciliazione, si parla di circa 25.000 presenti.

La Celebrazione si conclude insieme al collegamento televisivo, ora si può cenare nelle tavole imbandite degli italiani, ciò che resta di questa serata è il significato più profondo del Giubileo 2025 ovvero la Speranza: è il tempo delle indulgenze, del perdono, della rinascita, del rinnovamento. Il tempo dell’impegno a “portare speranza là dove è stata perduta”, per usare le parole di Papa Francesco “Dove la vita è ferita, nelle attese tradite, nei sogni infranti, nei fallimenti che frantumano il cuore; nella stanchezza di chi non ce la fa più, nella solitudine amara di chi si sente sconfitto, nella sofferenza che scava l’anima; nei giorni lunghi e vuoti dei carcerati, nelle stanze strette e fredde dei poveri, nei luoghi profanati dalla guerra e dalla violenza”.

(Con la collaborazione di Loredana Aimi).