Si è concluso con grande partecipazione il convegno sulla proposta di legge per l’istituzione del Registro Nazionale dei Periti d’Arte Giudiziari, relativa all’autenticità e certificazione delle opere d’arte e dei beni da collezione. L’evento, organizzato dalla Fondazione dell’Avvocatura Messinese in collaborazione con il SA.MO Club al Museo Regionale di Messina, nel pomeriggio del 13 dicembre 2024, ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto, approfondendo una riforma tanto necessaria quanto complessa, coinvolgendo giuristi, esperti d’arte e rappresentanti delle istituzioni.
Alcune riflessioni dei relatori
Nel suo intervento di apertura, il Presidente della Fondazione dell’Avvocatura Messinese, Avv. Vincenzo Ciraolo, ha dichiarato: “Questo convegno rappresenta solo il primo passo di un percorso che vogliamo continuare, sensibilizzando sull’importanza di questa proposta di legge, un’occasione giuridica e culturale per costruire un sistema normativo che possa valorizzare il nostro patrimonio artistico e garantire la trasparenza del mercato. Si tratta di un argomento certamente trasversale, che interessa anche altri ambiti, come ad esempio il sistema creditizio, il Diritto di famiglia e persino il delicato tema dell’intelligenza artificiale rivolto all’individuazione, spesso errata, dei falsi d’autore. Ringrazio il Direttore Orazio Micali per l’ospitalità, non poteva esserci luogo più adatto del nostro Museo Regionale. Ringrazio Antonio Verzera, Presidente SA.MO. Club per la condivisione dell’iniziativa e tutti i relatori e i partecipanti per aver contribuito a un dibattito ricco e stimolante.”
Antonio Verzera, Presidente SA.MO. Club, che ha collaborato alla realizzazione dell’evento, ha offerto uno spaccato attraverso la lente d’ingrandimento del mondo del collezionismo: “Evento molto importante anche per la nostra Associazione, infatti da quindici anni ci occupiamo sul territorio della valorizzazione del patrimonio motoristico storico e dell’opportuna conservazione, oltre alla particolare attenzione alle certificazioni. Appare oggi di fondamentale importanza fare chiarezza”.
La proposta di legge, ideata, elaborata e promossa da Byron Associati, rappresenta il frutto di un intenso lavoro che ha interessato in prima persona il Presidente Avv. Mario Galluppi di Cirella, avviato già prima del periodo pandemico. Tale iniziativa di riforma è stata presentata lo scorso 19 settembre 2024 nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati in presenza del suo primo firmatario, l’On. Federico Mollicone, Presidente della VII Commissione Parlamentare per la Cultura.
Mario Galluppi di Cirella, Presidente Byron Associati, anche nel suo ruolo di giurista e moderatore dell’incontro, ha dichiarato: “Attraverso il disegno di Legge che abbiamo presentato alla Camera, Byron Associati si prefigge non solo di integrare il Decreto Ministeriale 109 a cavallo della Riforma Cartabia per la regolamentazione dell’Albo dei consulenti e tecnici di ufficio presso i Tribunali, ma anche di armonizzare l’impianto normativo colmando alcune lacune presenti in relazione a questi irrisolti in materia di Diritto dell’Arte, come l’autenticità delle opere, la connessa circolazione e il tema nuovo che riguarda l’automotive, tra cui il rilascio di certificazioni delle autenticità. Le questioni hanno degli effetti in termini di PIL, posto che il patrimonio artistico culturale italiano rappresenta la prima economia del “bel Paese”. Questo è il nostro primo incontro a Messina. Dibattiti come questi sono fondamentali per mettere in luce le diverse prospettive di giuristi, esperti e istituzioni, contribuendo a una riflessione ampia e condivisa. Ma la Politica dovrà fare la sua parte”
Olga Tarzia, Presidente del Tribunale di Messina, ha sottolineato: “Purtroppo oggi in Italia non abbiamo un registro di esperti di opere d’arte e non abbiamo una certificazione delle competenze necessarie. Abbiamo invece notevoli carenze che si riverberano anche sotto il profilo giudiziario della consulenza sia civile, sia penale. Una regolamentazione chiara e uniforme è ormai indispensabile per garantire la trasparenza e tutelare il mercato dell’arte, settore che oggi rappresenta un patrimonio culturale ed economico di inestimabile valore”.
Licia Oddo, Docente e Storico dell’Arte, ha evidenziato l’importanza del dialogo tra diritto e cultura, concentrandosi sulla circolazione delle opere d’arte sul territorio nazionale, autenticità e valutazione, in relazione all’ambito internazionale: “La tutela dell’autenticità delle opere d’arte non è solo una questione legale, ma una battaglia culturale che deve coinvolgere tutti gli attori del sistema, dai musei ai collezionisti alle case d’asta.”
Davide Lorenzone, Conservatore del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO), ha portato la sua esperienza sul campo, riportando i casi di false certificazioni in ambito collezionistico: “Nel nostro lavoro quotidiano vediamo quanto sia cruciale una normativa chiara per preservare il valore storico e culturale dei beni artistici e da collezione.”
Giovanni Malinconico, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e il Diritto (AIIAD), anche lui in collegamento, ha aggiunto: “L’integrazione delle nuove tecnologie nei processi di certificazione potrebbe rivoluzionare il settore ma anche trarre facilmente in inganno. L’intelligenza artificiale può essere utile per rispondere a domande precise perché è capace di generare testi e sintesi, ma non riesce a farlo nel rispetto delle regole e delle tradizioni. Non è capace di prendere in considerazione le domande più astratte, non considera analisi più complesse, prende in considerazione il materiale disponibile in rete. Ma se, come accaduto, quel materiale è un falso? L’intelligenza artificiale non ha la sensibilità né le competenze di discernimento.”
In conclusione al convegno sono intervenuti Paolo Vermiglio Presidente Ordine Avvocati di Messina, che ha messo in risalto l’importanza di un evento come questo in relazione al mondo dell’Avvocatura, e Pino Falzea Presidente Ordine Architetti della Provincia di Messina, si è soffermato sull’importanza del dialogo tra esponenti di settori diversi.
L’incontro ha visto anche il coinvolgimento di studiosi del settore come Jorge Facio Lince e un pubblico numeroso e partecipe, a testimonianza dell’interesse crescente verso un tema di grande attualità. La serata si è conclusa con una cena all’interno del Museo Regionale, durante la quale le autorità partecipanti hanno avuto modo di proseguire il confronto in un contesto informale.
La Fondazione dell’Avvocatura Messinese rinnova così il suo impegno nella promozione di eventi di alto valore culturale e giuridico, certi che il dialogo interdisciplinare sia la chiave per affrontare le sfide del futuro secondo una visione moderna della professione forense.