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Domenica primo dicembre, prima domenica di Avvento, nella Chiesa dell’Immacolata Concezione di Barcellona Pozzo di Gotto, la comunità indiana di rito latino ha celebrato l’eucaristia in un clima di gioiosa partecipazione per un momento tanto atteso e che si realizzava dopo un percorso di riflessione e condivisione condotto a diversi livelli.

Tutto inizia con la nomina di don Paul Sunny Fernandez a coordinatore nazionale per gli indiani di rito latino del Kerala. Il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, ha seguito personalmente l’accompagnamento del nuovo coordinatore perché trovasse nei diversi contesti diocesani, dove è rilevante la presenza degli indiani di rito latino, il sostegno per avviare un servizio nei loro riguardi.

Un tempo in cui, per la Sicilia, è stato coinvolto il direttore regionale Migrantes, diacono Santino Tornesi, per prendere contatto con i Vescovi delle chiese diocesane e con i rispettivi direttori Migrantes. Un lavoro agevolato dalla sensibilità dimostrata dai Pastori delle Chiese e che ha portato all’insediamento di uno specifico servizio nella Diocesi di Patti e nell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela.

A Patti, lo scorso 6 ottobre, con la celebrazione eucaristica presieduta da don Paul nella parrocchia del “Sacro Cuore di Gesù” si è dato inizio al nuovo servizio pastorale. Mentre a Barcellona Pozzo di Gotto l’inizio è stato fissato nella prima domenica del nuovo anno liturgico.

La celebrazione eucaristica per gli indiani di rito latino del Kerala, residenti nel territorio del barcellonese, è stata presieduta da don Prithin Vargere, religioso dei Giuseppini del Murialdo, in servizio con altri confratelli nella Diocesi di Cefalù. Con lui il direttore regionale Migrantes, diacono Santino Tornesi.

Tanti i fedeli che hanno preso parte alla celebrazione e che hanno riempito la chiesa dell’Immacolata Concezione, messa a disposizione dall’Arcivescovo mons. Giovanni Accolla. Una celebrazione curata in tutti i particolari, con i segni tipici della chiesa d’origine e con la melodia propria dei canti asiatici. Una comunità, quella indiana, abbastanza numerosa e che si è insediata in quel territorio della provincia messinese trovando uno spazio particolare nel settore lavorativo della collaborazione domestica e dell’assistenza alla persona, per quanto riguarda le donne, e nel lavoro serricolo e del vivaismo per gli uomini.

Un grazie particolare al Rettore della chiesa, p. Salvatore Catalfamo, e ai suoi collaboratori, per l’accoglienza e la messa a disposizione di quanto necessario per la celebrazione. La documentazione fotografica è stata curata da Gina, Michele e Robin. A loro un sentito ringraziamento. (Fonte: Ufficio Migrantes Messina)