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Presentata al Comune di Merì da parte dei gruppi consiliari di opposizione ovvero dal gruppo indipendente di Evoluzione Civica (Alleruzzo e Raffa) e dal gruppo di Minoranza (Borghese, Cicciari e Bucca Lorena), la proposta d’istituzione di una commissione consiliare di indagine sull’operato degli uffici amministrativi. 

Si tratta di un’azione politica che nasce in conseguenza alle dichiarazioni fatte dal Segretario Comunale in occasione del Consiglio Comunale del 23 ottobre: “Non si tratta di illegittimità ma certamente ci sono delle disfunzioni sul lavoro degli uffici troppo spesso imprecisi e privi di corretta programmazione”. Queste dichiarazioni del Segretario, effetto della questione pregiudiziale di illegittimità, presentata dal capogruppo di Evoluzione Civica, Rossana Alleruzzo, in cui si dichiaravano illegittime le proposte portate in Consiglio Comunale con un o.d.g. aggiuntivo convocato con le modalità d’urgenza, non seguendo quindi, le modalità ordinarie, le quali prevedono che l’avviso di convocazione debba essere inviato almeno cinque giorni prima della data della riunione per permettere ai Consiglieri Comunali di poter visionare gli atti.

In quell’occasione le opposizioni votarono compattamente la mozione, dichiarando illegittime le due proposte, annullando di fatto l’ordine del giorno aggiuntivo e precisamente i punti:

– Riproposizione dell’aggiornamento del Programma Triennale delle Opere Pubbliche (non approvato la settimana precedente e non poteva essere ripresentato prima di 180 giorni salvo che non fossero mutati i presupposti giuridici e di fatto) ;

– Il regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Nella stessa seduta consiliare non è stata ratificata la variazione urgente di bilancio per l’inserimento di un finanziamento di € 480.000 per la costruzione di un asilo nido comunale mettendo in serie difficoltà l’Amministrazione Comunale che da gennaio ha perso la maggioranza in Consiglio, effetto delle dimissioni dell’Assessore Alleruzzo e della revoca dell’Assessore Arcoraci.

Cosa avrà voluto dire la Segretaria comunale con queste dichiarazioni in Consiglio? E’ colpa dei funzionari se l’Amministrazione non riesce a portare avanti la programmazione o sono solo tentativi di nascondere la realtà e cioè quella di un’Amministrazione allo sbando che naviga a vista?

Le convocazioni dei Consigli non vengono preparate e mandate dal Presidente del Consiglio o le decidono i funzionari? Alle parole della Segretaria fa eco la delibera di Giunta del 30 ottobre che spprova: “Relazione sulla performance Anno 2023”, nella quale si valuta l’operato dei Responsabili di Settore, valutazione che per alcuni di loro non è stata positiva.

Le opposizioni, prendendo spunto dallo Statuto e soprattutto dall’art. 11 che prevede, quale attività di controllo, la possibilità per il Consiglio Comunale di istituire le commissioni d’indagine e poiché “il Consiglio comunale non può rimanere indifferente davanti a situazioni così evidenti di mal funzionamento della macchina amministrativa. Ritenuto doveroso, per il mandato rivestito e per i principi che lo devono guidare, dover intervenire non per cercare colpevoli ma per chiedere notizie e chiarimenti per eventualmente esprimere giudizi e orientamenti”, “La Commissione avrà il compito di valutare le modalità organizzativo-relazionali dell’Amministrazione nei confronti dei dipendenti comunali allo scopo di accertare che non vengano compromesse l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa”.

Questa la situazione politico-amministrativa nel piccolo centro tirrenico, dove appare chiaro che l’Amministrazione non ha la maggioranza in consiglio e difficilmente riuscirà ad averla. Alla luce di tutto ciò, come si risolverà la questione politica? Nelle prossime settimane si potrebbero delineare nuovi scenari.