Concluse le elezioni americane, cominciano gli spappolamenti di fegato. Sono mesi che ci sentiamo dire puttanate che provengono dai sinistri democratici di tutto il mondo: dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea ma soprattutto dai democratici di casa nostra.
Biden è in formissima, infatti il 21 luglio 2024 si è ritirato per la corsa alla Casa Bianca, per partecipare alle Olimpiadi di Parigi che aprivano i giochi il 26 luglio, convocato per la corsa nei sacchi. Kamala, invece, da comprimaria ombra, della presidenza Biden è diventata la migliore e possibile democratica da gettare nella mischia e da dover scegliere/votare in nome della democrazia.
Nel frattempo “l’intellighenzia” sinistra di tutto il globo tifava per Kamala, mentre i cattivoni fascisti, razzisti e “garbage” avrebbero votato Trump, alla faccia, più di 72 milioni di americani hanno votato il tycoon, può essere che vi sia un esercito così grande di cattivissimi?
Ovviamente come quasi sempre accade, il tonfo maggiore è stato quello dei sondaggisti: “Lotta all’ultimo voto”, “Parità tra i contendenti”, “I magnifici 7 “swing states” sono incerti e forse è in testa la Kamala” (ma che invece pare siano andati tutti alla locomotiva trumpiana), queste erano le loro affermazioni, i loro sondaggi. Ne avessero indovinato uno (sic!).
Lo vogliono capire o no che la gente è stanca di sentirsi presa in giro? Solito tentativo di controllare e manipolare il voto popolare? Non ci riusciranno mai!
Passiamo ai tentativi delle le star internazionali che più che aiutare Kamala, hanno ottenuto l’effetto contrario: da Lady Gaga a Ricky Martin, da Robert De Niro a Bruce Springsteen. Ma può mai un miliardario convincere il popolo della “real life”, quello che non arriva a fine mese? Quello che quando rientra da lavoro pensa a come deve riuscire a mettere il pane in tavola il giorno dopo?
Sonore sconfitte che provocheranno altre sonore sconfitte, fin quando non parleranno e indicheranno come risolvere i problemi reali, quelli con cui combatte tutti i giorni il popolo, in qualsiasi parte del mondo occidentale si trovi.
Anche a casa nostra i Dem non ci avevano capito una mazza, sono li con il fegato spappolato… “Votate Kamala!, “Votate la democrazia!”… altrimenti ci arrabbiamo!
«L’elezione di Trump negli Stati Uniti è una brutta notizia per l’Europa e una brutta notizia per l’Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l’Unione europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche» le parole dalla segretaria Dem Elly Schlein.
“Una brutta giornata. Con Trump vengono avanti USA con meno diritti e meno libertà, degli USA contro le donne le minoranze e i giovani. Vince il negazionismo di fronte alla crisi climatica. Ancora una volta la paura, la povertà e la guerra portano a destra”, le parole del segratario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a cui fa eco il segretario di Europa Verde Angelo Bonelli, “Non gioiamo per la vittoria di Trump. Sua politica danneggia Europa, verranno introdotti dazi per le nostre esportazioni e la politica protezionista del nuovo presidente non farà altro che danneggiare il mercato europeo”.
Ma i più iconici sono stati i deputati Dem Roberto Speranza e Peppe Provenzano (i cosiddetti “Kamala Boys”) che sono stati inviati negli Stati Uniti per gufare… ops tifare per i democratici.
Risultato ottenuto: Trump 47° Presidente degli Stati Uniti d’America.