Condividi:

L’ultima seduta del Consiglio comunale di Rometta di ieri, tenutasi alla delegazione di Rometta Marea, non ha fatto chiarezza sulla riduzione delle indennità di carica del suo presidente.

Se n’è discusso grazie ad una mozione a firma dei consiglieri del gruppo di opposizione Generazione Rometta – Antonio Barbera, Melania Messina, Antonino Visalli (ieri assente) e Antonella Bertino – e bocciata, con l’astensione del presidente Alessandro Nava, dal gruppo di maggioranza Vivi Rometta – Nives Russo (vicepresidente), Roberto Bottaro, Marica Bisazza, Nicola Patti , Francesca Sesta, Roberto Cordaro – con la quale si richiedeva, dopo la cassazione del punto riguardante la vicepresidente, la riduzione delle indennità proprio del presidente del Consiglio.

Dalla discussione, che è spaziata anche sugli amministratori, non è emerso con chiarezza se l’attuale Amministrazione, intenda continuare sulla linea delle precedenti, guidate per dieci anni da Nicola Merlino, con gettoni sempre al 50%.

In realtà sindaco e assessori, che ora sono aumentati da quattro a cinque, lo hanno fatto per sei mesi e cioè fino al prossimo 31 dicembre, mentre dopo non è stato dato a sapere; per Nava invece non sono emersi atti che vadano in tale direzione, neanche per il primo periodo, sebbene egli abbia dichiarato di ricevere un compenso ridotto, senza però riuscire a convincere i consiglieri di opposizione. La vicepresidente Russo ha una decurtazione ope legis, in quanto lavoratrice dipendente.

Continuando con gli altri punti all’o.d.g., sul Documento Unico di Programmazione – strumento fondamentale della pianificazione strategica ed operativa degli enti locali che costituisce la guida strategica ed operativa su cui si fondano i bilanci dell’Ente – ha avuto da ridire Messina, giudicandolo  “poco serio e superficiale”, in quanto l’elenco delle opere pubbliche sarebbe stato redatto senza sostenibilità finanziaria e tecnica (citando la via Fratelli Bandiera) e le previsioni strategiche non troverebbero corrispondenza con la sezione operativa.

Circostanze queste obiettate dal sindaco Antonino Cirino, convinto che ai cittadini interessi solo la sostanza dei risultati finali.

Con le risposte dell’Amministrazione alle interrogazioni dell’opposizione è stato invece fatto conoscere che le variazioni al bilancio di previsione sono necessitate prevalentemente da aumenti di spesa per il trasporto degli alunni, dipesa dalla eliminazione del tetto Isee dei beneficiari, e per le manutenzioni per gli interventi sulla rete idrica e fognaria e per energia elettrica.

Inoltre, è stato relazionato su raccolta indumenti usati (il servizio al momento è sospeso), svernamento sulla spiaggia di via F. Sardo (ritardi imputati alla complessità della riparazione), carenza idrica zone collinari (dipendente dalle insufficienti precipitazioni), divieto di balneazione (rispettati i protocolli del caso), insufficienza di loculi cimiteriali, causate – è stato detto – dall’Amministrazione del 2000, ma con soluzione avviata mediante modifica al Piano regolatore e redazione di progetto (nel frattempo sono state requisite le celle vuote in attesa della costruzione di quelle nuove ndr).

Mentre l’approvazione della mozione per il ritorno del Giudice di pace di Rometta, proposta dall’opposizione, ma da ultimo a firma di Barbera e Cordaro, votata all’unanimità, impegna il sindaco ad avviare delle interlocuzioni con i comuni della circoscrizione dell’Ufficio giudiziario per addivenire ad una azione condivisa.