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I familiari di una 60enne di Capo d’Orlando, rappresentati dall’Avvocato Massimiliano Fabio del Foro di Patti, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, per chiedere che venga fatta luce sul decesso della loro congiunta, avvenuto lo scorso 2 ottobre mentre si trovava ricoverata presso l’ospedale Papardo di Messina.
La donna, Donatella Canfora, era stata sottoposta il 24 settembre ad un intervento di cardio-chirurgia per l’esecuzione di un bypass aorto coronarico che, secondo quanto riferito dai medici, sarebbe perfettamente riuscito, con un decorso operatorio nei giorni immediatamente successivi definito “brillante” dai sanitari stessi.
La donna, che alla visita dei familiari risultava effettivamente in buone condizioni di salute, il 1° ottobre ha però accusato malessere, con febbre e difficoltà respiratorie, tanto che le era stato somministrato dell’ossigeno. L’indomani è quindi sopraggiunto il decesso, in maniera assolutamente inaspettata ed inspiegabile. Alla richiesta di notizie da parte dei familiari, il responsabile della UOC di Cardiochirurgia ha riferito di una crisi respiratoria improvvisa cui purtroppo non era stato possibile far fronte. I familiari si sono quindi rivolti all’autorità giudiziaria, con esposto presentato in data 18/10/24, chiedendo il sequestro della cartella clinica con l’acquisizione di tutta la documentazione sanitaria sin dall’accesso della donna in ospedale tramite 118, dell’intervento cardiochirurgico eseguito e del successivo decorso post operatorio, rappresentando l’eventualità di esecuzione dell’esame autoptico, considerato anche il lasso di tempo trascorso dal decesso. L’Avvocato Massimiliano Fabio dichiara: «Le notizie che si sono susseguite nelle ultime settimane circa l’ipotesi della presunta diffusione di un batterio killer in ambito ospedaliero, su cui risulta sia stata avviata una specifica attività d’indagine da parte della Procura della Repubblica di Messina, ci inducono a sollecitare tutti gli accertamenti che saranno ritenuti più opportuni, nella paventata ipotesi che possa essere stata una infezione contratta nello stesso ambito ospedaliero a provocare il decesso della signora».