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“Hanno cominciato col DL 35, modificando ad hoc le norme sulle opere pubbliche. Hanno continuato infilando
nel DL 89 lo “spezzatino” per il progetto esecutivo. Adesso cercano di fare bingo: contro legge e logica un
gruppo di politici, tecnicamente ignoranti, esautora la Commissione VIA per scelte fondamentali riguardo
ambiente, paesaggio, impatti sociali, sicurezza.
Tre indizi che confermano quanto è ormai evidente da tempo: il progetto del ponte non sta in piedi e con
procedure normali sarebbe sonoramente bocciato. Le risposte della società Stretto sono risibili, e per andare
avanti provano a forzare le norme, modificandole a loro vantaggio. Ma le tre forzature sono leggi illegittime,
perchè vanno contro le norme europee, oltre che contro logica e buon senso.
Invitiamo tutti ad una operazione di verità, smascheriamo l’inganno del ponte e denunciamo chi vuole
devastare i nostri territori per miseri interessi economici, con la complicità dei loro ascari locali. Tre indizi
fanno una prova”, a scriverlo in una nota il gruppo di cittadini Invece del ponte.