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Nell’ultimo fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato ulteriormente i controlli nell’ambito della propria giurisdizione, svolgendo, in particolare nel corso della nottata di sabato, servizi straordinari di controllo del territorio al fine di rafforzare la presenza e la percezione di sicurezza sul territorio, in particolar modo nel centro del capoluogo mamertino e nei Comuni limitrofi, a ridosso delle maggiori arterie stradali.

Al termine del servizio, i militari dell’Arma hanno controllato più di 70 veicoli ed oltre 110 persone con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza di automobilisti e pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale, quattro persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria, rispettivamente due per guida in stato di ebbrezza alcolica e guida senza patente con recidiva nel biennio ed altre due per rifiuto di sottoporsi all’accertamento sull’uso di alcool o stupefacenti.
Inoltre, a seguito dei controlli effettuati, i Carabinieri hanno denunciato – a vario titolo – altre dieci persone rispettivamente per sottrazione di cose sottoposte a sequestro, porto di coltello di genere vietato; inosservanza di provvedimenti dell’autorità; violazioni agli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e invasione di edifici. Altri tre individui, invece, sono stati denunciati per combustione illecita di rifiuti, in quanto sorpresi a bruciare cumuli di rifiuti e sterpaglie con conseguente rischio di propagazione di incendio.

A seguito delle verifiche ad attività commerciali di Milazzo, eseguite con il supporto tecnico dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Messina, il titolare di un ristorante è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per non aver sottoposto il personale dipendente alla prescritta visita medica, nonché per la mancata formazione dei dipendenti sui rischi per la salute e la sicurezza. Dalle verifiche effettuate sui dipendenti, i militari hanno accertato la presenza di tre lavoratori in nero, motivo per il quale si è proceduto alla sospensione dell’attività. In relazione alle irregolarità accertate, carico del titolare sono state altresì contestate ammende e sanzioni per l’ammontare di oltre 28.000 euro.