La comunità tutta di Novara di Sicilia ha festeggiato anche quest’anno la propria Patrona e Protettrice Maria SS. Assunta nel giorno della sua Festa Liturgica, proprio il 15 agosto 2024, infatti dalle ore 21.00 e fino alle 2.00 del mattino del 16 la protagonista assoluta è stata LEI, in quella Solenne Processione notturna che rappresenta una sorta di “Capodanno”, l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine di un anno, l’anno di ciascun novarese, residente o lontano dal proprio borgo.
Una statua che per i novaresi… è la Madonna. Una leggenda narra che nella salita dell’Abbazia l’Assunta “in carne e ossa” e certamente in spirito scende dal cielo per sostituirsi alla statua. In forma di rispetto quando questa viene posta sulla vara è avvolta in lenzuola bianche per non permettere agli umani di toccare il Divino. Un mix di tradizione, fede, credenza popolare che rappresenta la peculiarità dell’Assunta di Novara.
L’opera lignea realizzata nel 1764 dallo scultore napoletano Filippo Colicci, successivamente venne ritoccata dallo stesso autore (1769) nelle mani, che vennero rese asportabili, e probabilmente nel manto. Venne donata da Don Mario Sofia che nel suo testamento lasciò precise disposizioni sulla costruzione di un degno altare in suo onore nonché sulla perpetua cura dello stesso; al fratello, il canonico Girolamo Sofia, si deve la vara lignea su cui ancora viene portata in processione. Originariamente il colore della veste dell’Assunta era rosa pallido con delle “S” stilizzato, mentre il manto era color del cielo, vennero mutati in rosso e blu nel 1936 in seguito ad un restauro che comunque non toccò l’originario splendore del viso.
Il “Menzagustu” a Novara di Sicilia si è aperto con i “botti”, la Banda Musicale “G. Caruso” ha fatto il proprio giro per le vie del borgo mentre alle 11.30 in Duomo si è tenuta la Santa Messa Solenne alla presenza delle Autorità civili e militari. La grande processione dell’Assunta è iniziata alle 21.00 in punto subito dopo l’accensione degli oltre 160 ceri posti sull’artistica vara ed il canto dell’Ave Maris Stella da parte dei portatori inginocchiati ai Suoi piedi, con la Madonna che indossava già da qualche giorno tanti gioielli ex voto dei fedeli: una cintura d’oro massiccio, un cuore di grandezza naturale (in oro) con diamanti e il prezioso stellario con 12 delicate auree rose, sormontato da un fregio “a frasca”.
Tre colpi di martello sul bracciolo della vara dati da Mario Affannato con un particolare martello intarsiato, gli evviva e Lei sulla porta della Matrice, la Piazza Duomo e le vie limitrofe traboccavano di gente, la banda musicale novarese ad intonare “Borgosesia”, divenuta a tutti gli effetti “la marcia dell’Assunta di Novara”, mentre stupendi hanturium e rose nella tonalità del rosa sulla vara rendevano ancor più bella Maria. Ecco la scalata verso l’Abbazia dove sono state cantate le litanie nell’ora della sosta, quindi giù verso Piazza Michele Bertolami lungo l’antica Via La Marmora, con una sosta accanto alla Chiesetta di San Francesco, dove si trovava la camera ardente dell’amico di tutti Nuccio Sciarto, scomparso prematuramente nelle ore precedenti (per lui un pensiero speciale, la preghiera per la sua anima). Intorno alla mezzanotte l’arrivo dell’Assunta in Piazza Bertolami, cuore del borgo, uno dei momenti più belli ed emozionanti. Altre litanie, fuochi pirotecnici ma… non era ancora finita.
L’ultimo tratto della processione dalla Piazza Bertolami al Duomo è sempre il più sentito. Anche quest’anno… la Madonna portata a spalla dai portatori ormai stanchi dalle ore di processione fra gli Evviva e… tre passi avanti e due indietro. Novara è lì, tutta lì, non dietro la vara ma davanti… cammina all’indietro guardando Lei. Alcuni l’aspettano in chiesa ma non sanno cosa si perdono: il novarese “ca scorcia” ha bisogno di essere con la propria Mamma proprio in quei suoi ultimi passi nel borgo. Un’ora esatta per un percorso relativamente breve fra la piazza Bertolami ed il Duomo, un’ora che nonostante la stanchezza si vorrebbe non finisse mai… Poi ecco i botti, il rientro, i tre colpi di martello sul bracciolo, l’Assunta posata fra gli applausi dei fedeli che sono accorsi ai piedi di Lei a prendere un po’ di cera da portare a casa. Come sempre… l’hanno giardata in viso, hanno salutato e la malinconia ha fatto per un attimo capolino, lasciando poi il posto alla speranza di un anno migliore, un anno partito il 16 agosto e che finirà il prossimo “Menzagustu” quello del 2025, quando si potrà rivedere nuovamente la Madonna Assunta in giro per Novara di Sicilia, questa volta accompagnata (accade ogni 5 anni) da 14 statue di Santi a farLe da “Corona”, sarà l’Apoteosi dell’Assunta, nuovamente istituita in occasione del Giubileo del 2000 dall’allora Arcivescovo Mons. Giovanni Marra e che è stata riproposta nel 2005, nel 2010 e nel 2015 (saltata nel 2020 causa Covid).
(Immagini Antonella Cavallaro Fotoreporter)