“IL GIP di Barcellona, aveva disposto nel 2014, la chiusura della discarica di Mazzarrà S. Andrea, a causa di numerose irregolarità (mancanza dell’impianto di biostabilizzazione) e reati ipotizzati (corruzione). Tutti sapevano che sarebbe successo, il dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Sicilia prima degli altri.
Tutti sapevano ma pochi avevano preso misure per prevenire quello che era avvenuto. Il territorio era stato letteralmente devastato. Si doveva avviare la bonifica ma nulla è stato fatto.
Il curatore fallimentare della Tirrenoambiente che da mesi lancia l’allarme sui pericoli determinati dallo stato in cui versa da discarica, e certificati da anni da Ispra e Arpa, aveva recentemente scritto al Presidente della Regione affinché adotti un’ordinanza di protezione civile incaricando, sia della messa in sicurezza che della gestione ordinaria e straordinaria della discarica, un gruppo di lavoro dotato delle necessarie competenze e risorse finanziarie.
Il tutto in attesa che prenda il via il ben più ampio progetto di bonifica predisposto dal Dipartimento rifiuti e finanziato con le risorse destinate ai siti orfani.
La realizzazione in corso dell’impianto di recupero e smaltimento da 100.000 tonn/anno dei rifiuti indifferenziati, codici EER 200301 e 191212, a chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti urbani e presente nella pianificazione d’ambito aveva sollevato dubbi e opposizioni da parte del territorio
interessato martoriato dalle esperienze passate.
Inoltre, sempre con riferimento a tale impianto, il PRGR al paragrafo 7.2.2 “Ubicazione piattaforme di selezione/recupero/raffinazione” nella tabella di pag. 96 prevede la realizzazione di un nuovo impianto di TMB a servizio dell’intero territorio provinciale di Messina a Mazzarrà S. Andrea per una potenzialità di
100.000 tonn/anno.
Presumiamo che nessuno nel territorio in oggetto condivida anche quest’altro impianto. Se queste sono le premesse a noi note, non era difficile prevedere che qualcosa come l’evento doloso di due giorni orsono.
Lo diciamo a tutti i responsabili pubblici e politici: C’è un vero e forte modo per evitare emissioni nocive derivante dalla combustione dei rifiuti in discariche o in inceneritori o in incendi di origine dolosa: ridurre la quantità di rifiuti generati e differenziare i rifiuti fino al 90%..
Zero Waste Sicilia, sulla complessa vicenda legata alla Discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, si riserva di organizzare una iniziativa pubblica specifica”.