Dopo la grandissima partecipazione alla Giornata di Studio “Crescere senza violenza” di fine maggio, con numerosi focus sulla violenza assistita dai minori figli di madri vittime di violenza maschile, il Centro Antiviolenza “Frida Onlus” di Barcellona Pozzo di Gotto propone un altro importante incontro.
Con il patrocinio gratuito del Comune, del Presidio “Non Una Di Meno”, di Chayn Italia Onlus e dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali delle Regione Sicilia, la Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus organizza il secondo incontro pubblico con LEA MELANDRI. L’evento è previsto per sabato 22 giugno, a partire dalle 16.00, all’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona P.G.
Dopo i saluti istituzionali dell’avv. Angelita Pino, Assessore alle Pari Opportunità, ed un’introduzione curata da un’operatrice del Centro Antiviolenza, Lea Melandri, saggista, scrittrice e femminista storica, oltre che presidente della Libera Università delle Donne di Milano, discuterà sul tema “Amore e violenza”.
Nel comune sentire amore e violenza tendono idealmente a polarizzarsi: che cosa avrebbero da spartire lo slancio ardente verso l’oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell’altro, la tenerezza e l’odio rabbioso, la passione vivificante e il gesto mortifero? In realtà il sentimento amoroso e l’atto violento si compenetrano da sempre, a partire dallo strappo che separa il maschio dal corpo di donna che lo ha generato. E sono intrecciati al punto da serrarsi in un nodo inestricabile che costituisce – sia per gli individui sia per i gruppi umani – il “fattore molesto” della civiltà. Con l’acutezza di sguardo di chi sa mettere a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto di potere tra i sessi, Lea Melandri esplorerà la violenza reale e simbolica annidata all’interno delle relazioni più intime come la sessualità e la maternità. È su quel corpo con cui è stato tutt’uno, e con cui torna a fondersi nell’amplesso, che l’uomo si accanisce. Ma questa fuga estrema dal femminile che si perpetua, atavica, in ogni mano maschile levata sulle donne, conosce un’ultima contorsione, su cui Melandri inviterà a riflettere: l’attuale spazio pubblico femminilizzato sembrerebbe stemperare la “guerra tra i sessi”, mentre è soltanto una nuova forma di dominio, a conferma ancora una volta dell’asservimento che ha ridotto le donne a vita biologica, virtù domestiche, prestazioni ancillari.
Per Frida Onlus, impegnata quotidianamente nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, oltre che organizzatrice dell’evento, incontrarsi e parlare di violenza di genere vuol dire anche promuovere la costruzione di una cultura alternativa a quella eterodiretta e intrisa di stereotipi. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la ristampa del volume “Lo strabismo della memoria”, edito dalla Casa Editrice Edizioni Smasher che – tra le varie – sostiene economicamente tutto l’evento a dimostrazione del suo impegno non solo culturale ed editoriale, ma anche sociale.
L’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia, a firma del presidente dott. Giuseppe Graceffa, oltre ad aver dato il patrocinio gratuito lo scorso 3 giugno, “esprimendo apprezzamento per l’iniziativa”, ha anche accreditato l’evento garantendo quattro crediti formativi per i professionisti che parteciperanno all’incontro con Lea Melandri.