L’attesa sta per finire, si avvicina il fatidico giorno: sabato 18 maggio 2024 a partire dalle ore 19.00 presso l’Oikos Museion, la casa museo dell’artista, sita in Via San Giuseppe 77 nella frazione Acquaficara del comune di Barcellona Pozzo di Gotto, il maestro Giuseppe Messina, scultore, pittore, poeta, autore teatrale, attore e regista, giornalista, critico d’arte e letterario, presenterà le sue più recenti opere scultoree.
Parliamo di un Evento Speciale in quanto saranno tantissimi gli ospiti che faranno da cornice a questo momento certamente importante nel percorso artistico di Messina a partire da colei che farà da moderatrice della serata ovvero la bravissima Rosy Trapa. L’elenco dei partecipanti è molto interessante e folto e saranno vere e proprie eccellenze quelle che interverranno a partire dal grande Melo Freni, noto giornalista-scrittore per anni in Rai, figlio illustre della città del Longano. Insieme a lui il critico d’arte Andrea Italiano, la scrittrice Graziella Lo Vano, il pedagogo e scrittore italo-argentino Juliano Maiello, la giornalista della Gazzetta del Sud Milena Romeo, il noto e apprezzato scultore Nino Ucchino.
Sono in programma momenti di teatro e di musica. Il primo sarà curato dall’attrice Rosemary Calderone che interpreterà “Imbarcato all’alba” opera dello stesso Giuseppe Messina. Spazio anche per la musica con i concertisti Tiziana Filiti, mezzosoprano; Silvana Urso, arpa; Raimondo Broccio, flauto; Juliano Parisi, chitarra; Mauro Salamone, chitarra, Alessandro Monteleone, chitarra. Tutti insieme eseguiranno sei Cavatine op. 39 di Mauro Giuliani. Inoltre il duo formato da Giuseppe Fabio Lisanti e Alessandro Monteleone eseguirà brani di Manuel De Falla e Suit Populaire Espagnole.
Ma andiamo alle opere che i partecipanti all’evento potranno gustarsi dal vivo in un affascinante atmosfera resa ancor più particolare dalle luci e dai colori della sera.
L’artista ha affermato che per realizzare il monumento a “DEMETRA Sorgente di vita” ha impiegato ben sette anni a pensare quest’opera, ma l’ha realizzata in circa sei mesi, lavorando tutti i giorni: “È un omaggio a mio figlio Salvatore, docente, che dalla Liguria ha seguito passo passo i lavori tramite foto e video. Spero che trovi l’approvazione di quanti amano l’arte e che stimoli qualche giovane a cimentarsi nell’avventura artistica che riesce a dare delle meravigliose soddisfazioni, ma soprattutto emozioni, quasi le stesse che prova una madre nel vedere nascere il proprio figlio”. La seconda opera “PROSERPINA fonte di rinascita, di luce, di calore, di colore e di speranza”, la figlia di Demetra. Una scultura di 5 metri e 40 cm che l’ha impegnato in un lavoro stressante da agosto del 2023 al febbraio e parte di marzo del 2024.
Per quanto riguarda Demetra l’artista ha affermato che già, ben prima della prossima inaugurazione, ha ricevuto delle approvazioni. Una di queste proviene dall’Argentina, da parte dello scrittore Julian Maiello, mentre l’altra dal giornalista e scrittore Melo Freni, già direttore dei programmi culturali di Rai Uno, che ha avuto modo di vederla ultimare. Così si è espresso, con un suo scritto, il 20 settembre del 2022, mentre si trovava in Sicilia, dove risiede durante l’estate, Melo Freni: “Pippo Messina non si ferma. Questa volta, su un albero d’ulivo ha ricavato una immagine di Cerere, dea della fecondità, a noi particolarmente cara anche per il rapimento della sua figliola Proserpina da parte del dio Plutone in quell’angolo della Sicilia che ha per nome Pergusa. Ebbene, la peculiarità di Messina è quella di fare rivivere dal mito i brami di un vissuto che la sua fantasia elabora con estro originale. La trasposizione, vorrei dire, di Pippo Messina il cui bagaglio formativo è ricco di informazioni dal mondo classico, testimoniate dalla ricca esposizione di un repertorio domestico per quanto si vuole, ma di assoluto respiro: una mostra permanente. Questa sua Cerere olivastra attinta anch’essa da una fantasia, come un sogno, arricchisce la dimensione estrosa dell’artista e, nel contempo, stimola l’attenzione del visitatore di turno. Forme e colori come rivisitazione di una parte di mondo che non cede e affida ad un albero di ulivo l’espressione di una vitalità frutto di un impegno e di speranza”.
Le premesse ci sono tutte per farci comprendere come sabato 18 maggio 2024 assisteremo certamente ad un evento unico, assolutamente da non perdere, e nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare in esclusiva Giuseppe Messina che si è concesso ai nostri microfoni facendoci visionare le sculture site nel giardino della sua “Casa-Museo”, opere di grande bellezza che, in un pomeriggio di maggio, illuminate dai raggi del sole, ci sono apparse in tutta la loro maestosa bellezza, da “Demetra” a “Proserpina” fino al “CRISTO che spezza la croce”, la scultura che accoglie il visitatore proprio all’ingresso dell’Oikos Museion e che è significativa. Adesso ci siamo quasi… sabato 18 maggio tutti a scoprire queste incantevoli sculture del maestro Giuseppe Messina.
INFORMAZIONI SU DOVE PARCHEGGIARE
– Per chi viene dalla Via Barcellona Castroreale ovvero zona Nasari/Acquaficara, parcheggiare zona Monumento Padre Pio/Fontana e salire a piedi lungo la Via San Giuseppe, fino al n. 77.
– Per chi viene da Portosalvo/Protonotaro parcheggiare all’inizio della via San Giuseppe e scendere a piedi fino al n. 77.