Condividi:

Nel salone comunale dedicato al Maggiore La Rosa, nella città del Longano, a cura del Rotary Club Barcellona Pozzo di Gotto, si è svolta un incontro dibattito a tema “Neoumanesimo, Il ruolo delle donne nella promozione dei diritti umani”.

A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale l’Avv. Viviana Dottore e l’Avv. Roberto Molino, rispettivamente assessori alla Istruzione e alle Politiche Sociali e Giovanili, ad aprire i lavori il Presidente del Rotary Club l’Avv. Nino Ravidà.

Ospite e relatrice d’eccezione la neo Governatrice Designata per l’Anno Rotariano 2026/2027 la Prof.sa Lina Ricciardello, nel ruolo di presidente della commissione Distrettuale Emancipazione Femminile.

Tra i relatori la Prof.sa Cettina Ginebri, dirigente dell’I.S. E. Ferrari e il Prof. Gianfranco Gravina a rappresentare il dirigente scolastico Ester Elide Lemmo per l’I.I.S. L. Valli, entrambi di Barcellona P.G.

Un ruolo da protagonista hanno avuto gli alunni delle rispettive scuole provenienti da plessi dislocati anche in altri comuni della provincia di Messina, che hanno partecipato al dibattito anche con la presentazione di elaborati sul tema.

In un contesto di questo genere assume un valore d’eccezione e particolarmente significativo che la Presidente della commissione sull’Emancipazione Femminile, sia stata designata ad essere il primo governatore donna del Distretto Rotary 2110, e incisivo il suo contributo al dibattito.

Il Presidente, Nino Ravidà, ha sottolineato come se per Neoumanesimo definiamo qualsiasi concezione che tenda a privilegiare la funzione e il valore della persona umana, allora i padri costituenti hanno già assunto posizioni Neoumanistiche già nello stilare la Carta costituzionale che ha annullato tutte le differenze di razza, sesso, religione ed età nei diritti dei cittadini.

Il legislatore ordinario e l’ordinamento giuridico in genere sono stati invece tardi nell’adeguare l’ordinamento a tali obiettivi di parità, solo sedici anni dopo si realizza il principio di eguaglianza dei sessi con la presenza delle donne nell’accesso alla magistratura e solo cinquanta anni dopo si ha la prima donna ammessa alla carriera militare, solo per citare alcuni esempi.

Di particolare peso gli interventi di Cettina Ginebri e di Gianfranco Gravina a sottolineare l’importanza della formazione nell’instillare semi di speranza e consapevolezza sul ruolo delle donne nel riconoscimento di se stesse come parte integrante e paritetica nello sviluppo e nella crescita delle società moderne, senza pregiudizi e senza discriminazioni.

Mirabili gli elaborati degli studenti, anche in forma di video o di spot, trasmessi in sala, che rappresentano un grado di maturità e consapevolezza che ci si augura vengano ritenuti e messi a frutto nella vita quotidiana di giovani adulti.

A tutti gli studenti sono stati consegnati degli attestati di partecipazione al convegno.