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Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’Associazione Giovanile La Fenice Milazzo sulla richiesta di sede per poter svolgere le attività fondamentali di contrasto al disagio giovanile e alla microcriminalità:

“In quanto associazione giovanile “La Fenice” di Milazzo abbiamo richiesto varie volte la possibilità da parte del Comune di vederci assegnata una sede per poter svolgere le attività fondamentali che la nostra associazione persegue da statuto.

Tra queste, il contrasto al disagio giovanile e alla microcriminalità. Per mesi abbiamo incontrato i vari assessori e, per ultimo, l’assessore Francesco Coppolino che ha dimostrato enorme sensibilità all’istanza da noi posta. Ma purtroppo Milazzo non possiede immobili utilizzabile al fine da noi richiesto, poiché inagibili o addirittura in condizioni di invivibilità.

Durante una delle ultime riunioni al quale abbiamo partecipato per l’organizzazione del carnevale, sentiamo il comune lamentarsi che al momento di richiedere una stanza le associazioni sono tutte presenti. Mentre, nel momento di collaborare quando il comune e la cittadinanza hanno bisogno, siamo in realtà pochissimi. Sulla stessa linea, mesi fa, un appello dell’assessorato alle politiche giovanili mirava a istituire un registro di tutte le associazioni giovanili operanti a Milazzo, in modo tale da poter dare seguito alle richieste di sede. Si contavano sulle dita di una mano quelle che hanno risposto alla chiamata.
Da allora siamo in attesa. Nel frattempo, possiamo soltanto usufruire di una stanza all’istituto tecnico industriale per poterci quantomeno riunire previa comunicazione. É già qualcosa e per questo ringraziamo l’ssessore Coppolino, ma chiaramente non ci permette di asservire al nostro scopo sociale.

Tra mille difficoltà riusciamo comunque a trovare un modo per proporre iniziative e rispondere alle chiamate del comune quando queste vengono fatte, per ultima quella relativa all’organizzazione del Carnevale alla quale, con mille difficoltà, parteciperemo al solo scopo di incentivare la partecipazione giovanile al terzo settore e ad attività di pubblica utilità.
É per questo che quando il comune chiama noi siamo in prima fila per aiutarlo, perché in questa città ci viviamo. In cambio non chiediamo nulla, se non un luogo da poter utilizzare per il nostro scopo sociale. Ad esclusivo utilizzo di tutti quei giovani che invece che darsi a determinate attività tutt’altro che positive, troverebbero in noi, nella nostra sede, un luogo sempre aperto in cui trascorrere del tempo in modo sano e alternativo.

A questo punto, ci ritroviamo dunque a dover rivolgerci ai privati. A fare un appello alla popolazione. Se c’è un luogo in disuso di proprietà di qualcuno che vorrebbe ospitarci, siamo disposti anche a pagare qualcosa di affitto. Non disponiamo di molte risorse essendo nati da poco più di un annetto, possiamo garantire solo un massimo di 200 euro al mese, siamo un gruppo di ragazzi che vorremmo creare una seconda casa per i ragazzi dove potersi riunire, giocare, scherzare ed organizzarci per i vari eventi.
Chiunque volesse aiutarci in questo senso ci contatti tramite il nostro presidente Francesco Smedile o il vicepresidente Michele Vacca.
Milazzo é di tutti. I giovani sono Milazzo. Cerchiamo, per tempo, insieme, di riparare delle crepe che altrimenti provocherebbero una insanabile spaccatura”.