In quanto esempio di testimonianza e coerenza al Vangelo, il beato Carlo Acutis da oggi è la stella polare dei giovani dell’oratorio di Saponara Marittima, che da questa mattina porterà il suo nome.
L’intitolazione è avvenuta nella odierna “messa delle 11”, celebrata da parroco Nino Cavallaro e partecipata da tantissimi ragazzi, alla quale è seguito con loro un festoso rinfresco nei locali dell’oratorio, alla presenza del presidente del consiglio Maria Spidalieri, in rappresentanza dello stesso civico consesso e dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Merlino.
Tale momento è coinciso con la XXXI domenica del Tempo Ordinario dell’Anno A, in cui la liturgia prevede la pagina evangelica di Matteo sintetizzabile in “Dicono e non fanno”, Mt 23,1-12.
E questo, per chi conosce la meticolosità con cui P. Nino prepara tutti gli avvenimenti della parrocchia, non può essere un caso, dato che durante l’omelia, partendo dalla proprio dalla incoerenza imputata da Gesù a scribi e farisei – “Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno” -, è giunto ad indicare invece la brevissima vita di Carlo (nato nel 1991 e morto di lucemia a 15 anni), fatta di amore per il prossimo e completa fiducia in Dio – davanti alla quale ha detto di sentirsi “piccolo” -, come “esempio di coerenza e testimonianza al Vangelo” da seguire.
Dall’anno prossimo, è stato annunciato, il 12 ottobre, giorno in cui la chiesa celebra il beato Carlo, la comunità di Saponara Marittima celebrerà una messa solenne e farà festa con i giovani dell’oratorio.
Mentre, oggi non è mancata su di loro la benedizione del beato, dal cielo terso di una calda mattina splendente, come il suo sorriso.
(foto Fortunato Costa e Mariagrazia Scalici)