Oramai un classico “forte caldo, vento di scirocco e incendi” quello che anche in questi giorni si sta ripetendo in tutta la Sicilia, senza che purtroppo si intravedano soluzioni.
Dagli ultimi dati comunicati dalla SORIS (Sala operativa regionale integrata del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana), alle 13.30 di oggi, secondo giorno d’autunno, numerose aree bruciano ancora in tutta l’Isola.
Nel messinese a: Sant’Agata di Militello – c.da San Leo e SP 161; Tusa, C. da Caldara; Barcellona Pozzo di Gotto C.da Santa Venera dietro via Erice; Ficarra, via Trieste e C.da Grenne; Falcone; San Piero Patti – C.da Rinazzo; Monforte San Giorgio; San Piero Patti, C.da Rinazzo.
Vaste aree interessate anche nel palermitano a: Misilmeri, C.da Montagna Grande; Carini; Altofonte, C.da Torrettella e Belmonte Mezzagno Gibilrossa; Campofelice di Roccella; Cinisi; Brancaccio; Torretta; Carini, Villagrazia di Carini; Partinico; Montelepre; Villabate; Termini Imerese; Lascari; Cefalù; Gratteri; Ficarazzi, centro abitato; Misilmeri, via Notarleone; Partinico, Santuario Modonna del Ponte.
Ad Agrigento un incendio ha interessato Palma di Montechiaro, mentre a Trapani il comune di Custonaci, C.da Biro.
Ad Adrano (CT), sulla SS 284 Randazzo.
È stata attivata dalla Protezione Civile la fase di “preallerta per rischio incendi” su AG, CL, CT, EN, RG, SR, mentre la “Previsione rischio ondate di calore” è di LIVELLO 1 a Palermo e Catania, mentre di LIVELLO 0 Messina .
I sindaci sono stati invitati ad attivare le procedure “piano comunale di emergenza”.
Nella giornata di ieri è stata interessata una vasta area nei dintorni dell’aeroporto di Catania, con conseguenti ritardi e dirottamenti di voli al Falcone-Borsellino di Palermo, con rientro in serata alla normalità.
Notte infernale quella appena trascorsa anche per i Nebrodi a: Militello Rosmarino, località Picasi, San Leonardo e C.da Scurzi; Sinagra, dove ieri pomeriggio le fiamme sono partite da contrada Crispo, per poi allargarsi verso San Pietro; Tusa, dove ile fiamme, partite dalla frazione di Milianni, si sono rapidamente propagate verso la zona boschiva della Tardara e San Mauro Castelverde, mandando in fumo 5 ettari di bosco.
Il fuoco non ha risparmiato neanche le Eolie, dove le fiamme si sono sviluppate sull’isola di Lipari, lungo la strada che conduce al Santuario di Chiesa Vecchia, lambendo alcune abitazioni.
Tanta paura, danni al patrimonio ambientale, ma, almeno per questa volta, non sono stati registrati feriti.
Le Forze dell’Ordine e la Magistratura indagano sull’ipotesi di dolosità.