Il Ministero dell’Interno ha comunicato al Comune di Milazzo l’approvazione del progetto presentato nei mesi scorsi nell’ambito del Programma operativo complementare “Legalità 2014-2020 sicurezza urbana”, finanziato dal Ministero dell’Interno destinato a Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Puglia.
Milazzo rientra nella fascia 2 in quanto comune con popolazione compresa tra i 20 mila ed i 50 mila abitanti. La somma prevista per il Comune di Milazzo ammonta a 150 mila euro.
Entro 15 giorni l’Amministrazione dovrà procedere alla sottoscrizione della nota di accettazione. Lo studio di fattibilità tecnico-economica presentato, per l’importo complessivo di circa 200.000 euro, redatto dal settore Lavori pubblici, prevede una quota di cofinanziamento da parte dell’Ente. Il progetto contempla l’installazione di almeno altre 32 telecamere per la video sorveglianza in altrettante aree strategiche del territorio comunale.
«L’obiettivo – spiega il sindaco Midili – è rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto delle forme di illegalità presenti nel territorio comunale nei siti a vocazione turistica, nei plessi scolastici e istituzionali, nelle aree vicino a locali notturni e dove vi sono insediamenti di stranieri senza fissa dimora. Insomma c’è la volontà di porre in essere strategie che facciano aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini, che contrastino ogni forma di illegalità e favoriscano l’impiego delle forze di polizia per far fronte alle esigenze di sicurezza, anche quelle straordinarie, del nostro territorio».
Al momento la città è “controllata” da 38 telecamere. Nel dettaglio la videosorveglianza riguarda piazza Sant’Antonio (zona Capo Milazzo), Borgo, centro urbano, piazza Ngonia Tono, piazza San Papino lungomare Garibaldi, piazza Duomo, piazza della Repubblica, piazza Nastasi, via dei Mille, piazza XXV Aprile, lungomare di Ponente, via Stefano Trimboli (nei pressi della scuola), via San Paolino Zirilli, via Tommaso De Gregorio, piazza Peppino Impastato, via Ciantro (all’interno del parco giochi), via San Marco, piazza Stazione e la Piana. L’impianto opera attraverso un monitoraggio eseguito da una postazione centrale collegata tramite una rete di trasmissione dati e da una postazione di controllo (Client) installata al Comando dei vigili urbani.
I consiglieri comunali Giuseppe Crisafulli, Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro e Damiano Maisano hanno presentato una mozione con la quale invitano il sindaco e l’assessore allo Sport ad attivarsi in questo periodo estivo, quando notoriamente tutti gli impianti natatori sono chiusi per far sì che a settembre, la piscina comunale di via Valverde torni ad essere fruibile per i cittadini.
“Chiediamo – afferma Crisafulli – di attivare gli uffici del Comune affinché si trovi una soluzione che consenta la riapertura della piscina comunale nel periodo autunnale ed invernale. È, infatti, trascorso un anno senza che gli sportivi ma anche i cittadini appassionati di nuoto abbiano potuto fruire di un impianto comunque pubblico anche se affidato ad un gestore privato. Riteniamo che ciò sia ingiustificabile in quanto l’affidamento della piscina è avvenuto con regolare gara e con la sottoscrizione di precisi adempimenti. In questi mesi abbiamo solo letto di una copiosa corrispondenza tra le parti ma senza arrivare ad una soluzione. Senza entrare nel merito di fatti gestionali e di responsabilità, da rappresentante dei cittadini affermiamo che sia ingeneroso far pagare alla collettività diatribe tra Comune e privato”.
I quattro consiglieri sostengono che “l’Amministrazione ha la possibilità di dare precisi atti di indirizzo al dirigente del settore Sport affinché siano percorse tutte le strade che portino all’apertura, nel periodo autunnale dell’impianto di via Valverde. Non bisogna rimanere fermi in questi mesi estivi per poi proseguire con la politica del rinvio a settembre – concludono – . Anche perché quanto avvenuto in questi mesi non è per nulla incoraggiante e a parte le polemiche è calato il silenzio sulla piscina. Si è appreso che il maltempo ha scoperchiato il tetto e che vi sono criticità all’interno della piscina, ma nulla si sa in merito ad eventuali manutenzioni. E’ indispensabile fare chiarezza quindi e soprattutto fissare una data di riapertura dell’impianto. Attuando ciò che occorre per far sì che venga rispettata”.