“Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9). Questo il tema della Via Crucis itinerante, per tutte le vittime delle migrazioni, che si svolgerà mercoledì 29 marzo, alle ore 21.00, con raduno e partenza dal Santuario Parrocchia del Carmine (via Antonino Martino, 214 – Messina), per poi incamminarsi lungo il tragitto in cui verranno meditate le diverse stazioni.
Voluta e preparata dalla comunità parrocchiale di S. Maria del Carmine, dall’Ufficio diocesano Migrantes, dal Centro Interconfraternale Diocesano e dalle Cappellanie cattoliche filippina e srilankese della nostra Arcidiocesi, la Via Crucis, guidata da don Gianfranco Centorrino, sarà aperta dalla croce costruita da Francesco Tuccio, falegname di Lampedusa, realizzata con il legno dei barconi che trasportano i migranti sulle sponde italiane nei loro viaggi della speranza.
L’iniziativa è stata pensata come un momento di preghiera e di riflessione per i migranti che hanno perso la vita durante il viaggio della speranza per scappare da situazioni di guerra, persecuzione e impoverimento.
E non solo, perché saranno ricordati anche i migranti che sono morti perché vittime di sfruttamento lavorativo e gli altri, in cerca di protezione, che, in nome della difesa delle frontiere, sono stati respinti e costretti a ritornare nel loro inferno.
Sarà un momento privilegiato del nostro cammino quaresimale – fanno sapere dalla Diocesi – per sensibilizzare la comunità ecclesiale e l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’accoglienza e all’integrazione.
“Dov’è tuo fratello?” – specificano dall’Ufficio diocesano Migrantes – è una domanda rivolta a ciascuno di noi. Sono passati dieci anni dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa e da quella domanda rivolta all’umanità durante la Messa celebrata al campo sportivo dell’isola nel cuore del Mediterraneo.
Oggi come dieci anni fa a Lampedusa – è stato il commento conclusivo -, il Papa ci dice che non dobbiamo guardare dall’altra parte, perché se veramente ci sentiamo fratelli, “fratelli tutti”, l’altra parte non esiste. L’altra parte siamo noi.
In caso di pioggia la Via Crucis si terrà, alla stessa ora, nel Santuario Parrocchia S. Maria del Carmine.
Per informazioni: e-mail: migrantes@alice.it