Tante declinazioni dell’arte e rinnovo delle tradizioni nel ‘cartellone’ natalizio villafranchese voluto dal sindaco Giuseppe Cavallaro, nel primo anno della sua amministrazione del centro tirrenico.
Si è iniziato il 5 dicembre, giorno della vigilia di San Nicola, patrono del paese, con la XVIII edizione della ‘Sfilata della corte principesca e dei pescatori’; la rappresentazione dell’incontro della nobiltà con i popolani, per la consegna da parte del principe delle chiavi del castello ai pescatori, come segno, si dice, di benevolenza e rispetto, che si è unita alla antica devozione religiosa del ‘bamparizzu’, cioè il grande falò con il quale vengono bruciati l’imbarcazione, trainata dagli stessi pescatori, e i legni portati dai fedeli, per ingraziarsi il Santo protettore.
Si è proseguito il 17 pomeriggio, al Castello Bauso, con i racconti letti ai bambini da Ambra Stancampiano, Lelio Bonaccorso e da ‘nonno Romano’, al secolo, Romano Lamberto che di mestiere ora fa il ‘raccontatore’ di favole nelle scuole dell’infanzia; e il 17 sera, nella bellissima aula consiliare, con l’esibizione strumentale delle varie classi – compresi i bambini da 2 a 9 anni – dell’Accademia della locale banda ‘Santa Cecilia’, diretta dal M° Emanuele Celona. Nella stessa aula consiliare, in programma per il 21, il ‘Concerto di natale’ dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo, diretto dalla professoressa Rossana Ingrassia.
Il 18, il ‘Presepe Vivente’ che, realizzato dagli anziani del Centro Diurno e dai Frati Francescani del TOR, replicherà, nel chiostro del santuario Ecce Homo, dalle 17,30 alle 19,30.
Dal giorno di Natale al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nelle fasce 9-12 e 16-19, sempre all’Ecce Homo, la 40^ mostra del ‘Mini Presepe’, con premiazione del più bello l’8 gennaio alle 17,30.
Si conclude il 28 dicembre, di nuovo al Castello Bauso, con l’appuntamento ‘Anche questo è Natale. Un Castello di parole, musica e immagini’, curato dalla locale associazione ‘Orizzonte Comune’, che prevede la lettura di alcuni brani di prosa, di romanzi, poesie e lettere, intrepretati da attrici e attori, con i quali riflettere sul senso della vita. A creare l’atmosfera del Natale, oltre alla scenografia del castello, i canti di una corale ed un banchetto augurale.
Luigi Politi