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Passaggio in Promozione della Prima Squadra, conferma degli Allievi nel Campionato Regionale, promozione nel Campionato Regionale dei Giovanissimi.

Nonostante tali lusinghieri risultati ottenuti, nel campionato di calcio scorso, dalla Valle del Mela Calcio di Giammoro, il presidente Rosario Agnello lascia.

Decisione sofferta, legata al divieto per il pubblico di accedere nell’impianto sportivo di Giammoro, utilizzato dalla società per la disputa delle gare casalinghe e per gli allenamenti delle 7 squadre dei campionati giovanili, formate dalla scuola calcio della stessa società.

“Anche quest’anno viviamo la problematica ‘spalti’ del  nostro impianto di Giammoro, ovvero l’impossibilità di ospitare il pubblico per assistere alle gare casalinghe” ha dichiarato il presidente Agnello, dopo aver precisato di non farne una questione economica, come abbondantemente dimostrato in passato; ma, ha aggiunto “mi pesa ogni oltre limite dover negare l’accesso ai tifosi (sia locali, così come agli ospiti), e soprattutto dover affrontare tale problematica quando gioca il Settore Giovanile, che mi costringe a non fare accedere alla tribuna i genitori che vogliono vedere giocare i propri figli”.

Nello stesso tempo, il presidente lamenta anche l’incomprensione manifestatagli circa le gravi responsabilità che ricadono sulle sue spalle, comportandogli anche litigi con i genitori locali ed ospiti, i quali non comprendono le ricadute a livello penale che si assumerebbe se permettesse loro l’ingresso.

Ma non basta, perché Agnello è anche preoccupato per la situazione che si viene a creare quando il pubblico scavalca il muro di cinta e accede ugualmente alla struttura.

E non sa se proprio a questo è ascrivibile la sua convocazione per domani presso i Carabinieri, fa conoscere preoccupato, aggiungendo “Credetemi, sono ormai logoro di questa situazione, non ce la faccio più, e l’unica cosa possibile è abbandonare la Presidenza. Da quando sono al timone di questa società, si sono succedute diverse Amministrazioni, ma non ho mai avuto licenze, né la possibilità di ospitare (senza timori personali) i genitori dei miei ragazzi. Come ogni anno ci sono tante belle parole, ma essendo solo parole, volano nel vento”.

Tale situazione rischia di compromettere anche un altro importante risultato della Valle del Mela Calcio, cioè l’accordo con l’A.S. Roma S.p.A. come Academy per la Stagione Sportiva 2022/23, col quale si è creata la possibilità di utilizzare a favore dei propri tesserati l’esperienza di uno dei Settori Giovanili più importanti sia a livello nazionale che internazionale.

Rammaricato per la incresciosa situazione e per l’abbandono del presidente, il vicepresidente e direttore generale, Giuseppe Fiocco, al quale appare un controsenso il fare sport a ‘porte chiuse’, soprattutto quando sono interessati i giovani ed i giovanissimi; come pure, non ha senso, secondo Fiocco, che “chi decide di fare praticare lo sport, rendendo un servizio sociale alla collettività, rischi il penale”.

Fiocco si spinge oltre e annuncia ‘azioni eclatanti’ senza escludere la possibilità della chiusura dell’attività della Valle del Mela Calcio, precisando “Io da vicepresidente gestirò l’immediato fino alla partita della prima squadra di domenica e poi decideremo il da farsi, sicuramente non continueremo a giocare a porte chiuse. Io penso che sarebbe giusto, e mi farò promotore, organizzare una conferenza di servizi a livello Provinciale tra le Società sportive e gli enti proprietari delle strutture con la partecipazione delle autorità interessate al rilascio dell’agibilità”.

(nella foto, la Prima Squadra con Rosario Agnello – a destra- e Giuseppe Fiocco – a sinistra)

Luigi Politi