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Sono stati finanziati 600 mila euro per realizzare un campo sportivo nella frazione di Bastione grazie al responsabile dell’Ufficio Europa, Giovanni Mangano, impegnato nella ricerca di fondi e bandi per il comune.

Dopo il mercato coperto a Bastione, verrà realizzato un impianto sportivo in conseguenza della pubblicazione della seconda graduatoria relativa al bando da 36 milioni di euro complessivi per finanziare “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva” da parte del dipartimento della famiglia e delle politiche sociali.

Il Comune di Milazzo è presente con il progetto per la realizzazione di una struttura sportiva nella contrada mamertina e la somma che sarà erogata ammonta a 600 mila euro che permetterà la quasi totale copertura dei costi.

In una dichiarazione il responsabile dell’Ufficio Europa, Giovanni Mangano si è soffermato sulla natura tecnica dell’intervento che si realizzerà a Bastione:

“Obiettivo del progetto è la promozione e la valorizzazione della pratica sportiva come strumento di crescita, integrazione, di prevenzione del disagio sociale giovanile, di diffusione di una cultura della non violenza. Lo sport deve essere elemento centrale della crescita delle persone, perché rappresenta un fattore di promozione del benessere psico-fisico e contribuisce a sperimentare in modo diretto valori importanti specie nelle fasi adolescenziali (rispetto degli altri e delle regole). Siamo certi che questo impianto sarà un riferimento per la nostra città”.

Il sindaco, l’Avv. Giovanni Formica, si è ritenuto soddisfatto per l’ulteriore finanziamento che conferma quanto la progettualità paghi.

“Ora contiamo di avere le somme in tempi celere per dare risposte a precisi impegni assunti nel nostro programma elettorale come la trasformazione del fatiscente mercato in uno spazio di coworking, ma anche per mettere a disposizione della comunità di Bastione un impianto sportivo che rappresenterà un luogo di riferimento e una ulteriore opportunità per chi volesse fare sport in una città che necessita di strutture. Abbiamo puntato su queste proposte perché le ritenevamo – e abbiamo avuto ragione – maggiormente fattibili e poiché l’intervento previsto dal bando non doveva limitarsi solo al recupero del bene ma alla sua rifunzionalizzazione e riuso con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva”.

Valentina M. Di Salvo