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Il Network delle Associazioni Culturali di Barcellona Pozzo di Gotto, in occasione della “Notte Antiqua 2018” che si terrà sabato 15 settembre nella zona di San Giovanni (della quale parliamo in un articolo a parte, n.d.r.), lancia il progetto “Adotta un Vicolo”, finalizzato alla conoscenza, al recupero e alla valorizzazione di diciassette “stritti”. 

In un comunicato stampa diramato dal Dott. Bernardo Dell’Aglio che presiede il Network stesso, viene evidenziato come l’obiettivo sia quello di collocare particolari mattonelle artistiche, che recano il vecchio nome popolare, in alcuni fra i principali vicoli della città. La prima targa sarà inaugurata dall’Associazione Culturale “Genius Loci” proprio la sera del 15 settembre, nello “Strittu da Palumbedda” (oggi Vicolo Concordia), da cui prenderanno il via le visite guidate, per i vicoli, che si concluderanno nelle chiese di San Giovanni e del Crocifisso.

Successivamente le tredici associazioni che fanno parte del Network (Genius Loci, Pro Loco “A. Manganaro”, Fidapa, Corda Fratres, Rotary Club, Lions Club, Fumettomania, Accademia Musicale e Artistica “Nino Pino Balotta”, Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, Parco Museo Jalari, Museo Epicentro, Associazione Icaro e Ars Vivendi) adotteranno altri vicoli, permettendo di restituire l’antico nome popolare a microcosmi particolarmente significativi della nostra città: u Strittu di ddu funtani (Vicolo San Sebastiano), u Strittu di carrozzi (Via S. Filippo Neri), u Strittu du pani (Via Bucalo), u Strittu di Cumà (Via N. Fabrizi), a Strata da funtanedda (Via Alessandro Volta), u Chianu Passu, u Strittu di papaìni (Via Manzoni), u Strittu Bruschetta, u Strittu di papiri (Via Curcio), a Strata da piscaria (Via Longo),  a Strata di quattalari (Via dei Mille), a Strata di pisci (Via Sambuca), a Strata di quaranta (Via Teatro Vecchio), u Strittu di cruci, Pizzu casteddu (o Pizzucasteddu) e u Chianu caccara.

Le targhe toponomastiche, create da Maurizio Calabrò, un artista locale, con i nomi popolari dei vicoli, saranno realizzate in argilla grezza, con caratteristiche di lavorazione  antica. Il colore, dopo la cottura, sarà quello rosso della terracotta. La scritta all’interno sarà, invece, colorata di marrone scuro, i loghi avranno anche loro una colorazione simile ai colori originali. Le dimensioni delle mattonelle saranno di circa cm. 35 di base per 24 di altezza.

I vicoli barcellonesi e pozzogottesi, nell’espressione comune “stritti”, da un punto di vista architettonico, erano strutture ramificate del tessuto interconnettivo della nostra città, che si dipanavano lungo la dorsale della vecchia Via Garibaldi. Da un punto di vista sociale, invece, rappresentavano l’anima popolare della città e importanti luoghi di aggregazione e di produzione artigianale. Dagli anni Settanta questo tessuto urbano detto minore ha subito una trasformazione ed un inesorabile abbandono, relegando questi vicoli a zone marginali e degradate della città.

Il comunicato del Presidente del Network così si chiude:

“Il progetto, che coinvolge l’Amministrazione comunale chiamata a restituire decoro e dignità a queste aree, vuole ridare anima agli antichi vicoli, valorizzandone la storia e le tradizioni, per trasmettere nel contempo alle nuove generazioni la coscienza dell’appartenenza ad identità urbane ormai scomparse, anche attraverso un percorso di visite guidate, che coinvolgerà a partire da settembre gli studenti delle scuole barcellonesi”.

In un periodo storico nel quale tante sono le problematiche che vive Barcellona Pozzo di Gotto, questa iniziativa nata dalla sinergia e dallo spirito costruttivo e collaborativo del Network delle Associazioni Culturali, giunge molto gradita e merita sicuramente di essere attenzionata, con l’augurio che serva da sprone a chi di dovere per lavorare ancor più alacremente al fine di rendere più bella e vivibile la città.