La pallacanestro sul Longano non vive certamente giorni facili, con il rigetto del ricorso alla Nuova Cestistica da parte della FIP che ha fatto virare il progetto verso Reggio Calabria, in questo scenario per tenere vivo lo sport della palla a spicchi si inserisce l’Alias Barcellona per un possibile ripescaggio nel campionato di serie C, società da anni impegnata nel settore giovanile. Ma c’è da sciogliere il nodo della sostenibilità economica del progetto.
Nella nota diffusa si tiene a fare una premessa:”L A.S.D. Alias è società storica a Barcellona Pozzo di Gotto la quale si è occupata dal 1992 principalmente di corsi avviamento al basket/minibasket e settore giovanile altresì disputando 5 stagioni “senior”, serie D, quando non esisteva una prima squadra sul territorio, dopo il fallimento di una società di San Filippo del Mela che aveva disputato un campionato di B2 a Barcellona.
Andando ai fatti recenti della nostra pallacanestro cittadina è mia premura ribadire come con la NCB avevamo aderito al progetto che si è poi arenato per oggettive responsabilità di terzi, ampiamente descritte dall’area comunicazione NCB, noi dell’Alias ci eravamo resi disponibili ad adempiere agli obblighi giovanili, a sostegno della obbligatorietà che qualsivoglia società deve adempiere nei campionati senior della FIP, il tutto a titolo gratuito. Le circostanze degli ultimi giorni hanno reso noto del diniego della FIP al trasferimento di sede della NCB da Reggio Calabria a Barcellona Pozzo di Gotto cosicché, creata più che un’opportunità un senso di dovere ed appartenenza alle storiche sorti cestistiche della città, il 16 luglio iscrivo la nostra società Alias ad un campionato di promozione contestualmente presentando domanda di ripescaggio in serie C con riserva. I motivi della riserva sono due:
– Il primo è legato al ricorso della NCB
– il secondo al reperimento di risorse economiche ossia alla sostenibilità, “conditio sine qua” affinché si possa affrontare un campionato di vertice in serie C, il “minimo sindacale” che spetta alla Barcellona Pozzo di Gotto dei canestri.
Sul primo punto è ormai noto che il ricorso è stato aimè respinto cosicché viene naturale da parte nostra affrontare “di petto” ed energicamente il secondo punto, quello della sostenibilità economica. A tal proposito stiamo valutando in questi giorni la possibilità di attrezzare ed organizzare un’adeguata area marketing la quale, oltre a curare la comunicazione dell’Alias, possa portare nelle casse della società un quantitativo di sponsor “necessari e sufficienti” ad affrontare un campionato di serie C ambizioso, ossia per mirare ai playoff e risvegliare l’entusiasmo cestistico della città, delle istituzioni e del motore più importante e pulsante di una squadra di pallacanestro, i tifosi!
Ci preme altresì sottolineare, da quanto appreso nelle settimane precedenti, che i cugini dell’Or.Sa hanno tentato di vendere un titolo di serie C alla NCB per la ragguardevole cifra di 60.000 euro che l’Alias, al contrario, otterrebbe gratuitamente considerato che domani ci sarà il Consiglio Federale per stabilire le squadre ripescate in serie C. A tal proposito sappiamo per certo che quattro squadre hanno rinunciato alla categoria (Or.Sa, Spadafora,Patti e Palermo) ed altre quattro, compresa l’Alias, hanno fatto domanda di ripescaggio. Pertanto il titolo di serie C in città sarebbe certo!
L’unico nodo da sciogliere entro la mattinata di oggi è quello dell’effettiva reperibilità di risorse che dovrebbe garantire quella solidità economica di cui sopra per regalare a Barcellona Pozzo di Gotto quella che ormai da un venticinquennio è la sua seconda pelle, la PALLACANESTRO”.