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Completamento dei muri d’argine, senza non pochi contrattempi, e svuotamento del letto sono i lavori per la messa in sicurezza del Torrente Mela, a protezione delle parti di territorio ricadenti nei Comuni di Milazzo, Barcellona e Santa Lucia del Mela, interessate dall’esondazione del 2011.

Nei prossimi giorni si procederà, infatti, alla concreta prosecuzione dei lavori finalizzati alla ricostruzione di 700 metri di muro d’argine lato Milazzo (in parte già realizzati), ai 350 metri di muro dal lato Barcellona e allo svuotamento del letto del torrente per eliminare il problema “sovralluvionamento”.

Il sindaco, Pippo Midili, e l’assessore ai lavori pubblici, Santi Romagnolo, hanno fatto il punto sui lavori di messa in sicurezza del Torrente Mela che interessano i tratti appartenenti ai comuni di Milazzo, Barcellona e Santa Lucia del Mela, oggetto di una dettagliata interrogazione del consigliere comunale Antonio Foti, ma anche di richieste di informazioni e chiarimenti da parte dei cittadini ed in particolare dei rappresentanti del Comitato di Bastione, interessati alle opere.

Dopo aver premesso che “l’Amministrazione sta monitorando l’andamento dell’appalto attraverso continue riunioni e interlocuzioni con la struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, oltre al Responsabile unico del procedimento (RUP) e direzione dei lavori”, i due amministratori spiegano che a fine marzo è stata certificata la regolarità dell’intervento di rimozione dei rifiuti nell’alveo del torrente.

“I tempi previsti per il raggiungimento dell’obiettivo si sono dilatati notevolmente, poiché l’iter procedurale è stato particolarmente lungo e complesso, atteso che ha comportato la mappatura e censimento dei rifiuti, l’impegno delle relative somme compreso il trasporto a pubblica discarica, l’appalto del servizio a ditta specializzata previa manifestazione di interesse, la stipula del contratto, la preventiva pulizia delle aree di cantiere dalla vegetazione, l’attività di rimozione dei rifiuti e degli abbandoni, oltre al trasporto del materiale di risulta a pubblica discarica e agli accertamenti resi dai soggetti preposti. Nel frattempo è stata risolta una ulteriore criticità afferente all’immissione in possesso di alcune aree di proprietà privata interessate dall’intervento progettuale sul lato Barcellona P.G., in quanto per le proprietà da occupare presenti sul lato Milazzo, erano stati già acquisiti gli atti di cessione volontaria dai soggetti privati interessati.  Ed ancora nel corso dell’esecuzione dei lavori sì è reso necessario espiantare alcune piante di olivo ricadenti nell’alveo torrentizio in corso di regìmazione, previo nulla-osta della forestale”.

Ma il contrattempo principale, per fortuna superato, ha riguardato la criticità inerente la necessità di ridefinire il posizionamento del muro d’argine previsto in progetto sulla sponda in sinistra idraulica, in corrispondenza della foce del Torrente Mela, a causa dell’interferenza con alcuni sottoservizi (linea Enel e fognatura) presenti nell’area di cantiere. “Ciò – spiegano Midili e Romagnolo – ha comportato la nomina di un topografo da parte dell’ufficio commissariale, con il compito di definire l’esatto posizionamento dei confini dell’alveo del torrente mela e dei sottoservizi presenti in sponda del torrente sul lato Barcellona. Il consulente idraulico ha prontamente avviato l’attività di verifica idraulica finalizzata a valutare la possibilità di spostamento, in sicurezza, delle opere di contenimento a salvaguardia delle opere di urbanizzazione esistenti e richiesto il parere all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia per le necessarie variazioni al tracciato. Autorizzazione che è stata resa il 28 aprile”.

Affinché detti interventi e tutti gli altri lavori pubblici vengano svolti nella massima trasparenza, l’amministrazione fa conoscere di aver adottato il piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022/24.

Si tratta di un obbligo introdotto dalla legge n. 190/2012, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, secondo cui ogni pubblica amministrazione deve redigere il “Piano anticorruzione” e nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione. Il piano adottato – fanno sapere – è conforme allo schema-tipo proposto dalla Prefettura di Messina a tutti i comuni della Provincia in virtù dei propri compiti di supporto tecnico ai Comuni e alle Province.

Il piano adottato dalla giunta mamertina contiene delle schede dove sono evidenziati i settori a maggiore rischio di corruzione, la graduazione del rischio e le possibili misure di prevenzione. Nel piano, poi, sono indicate le misure di prevenzione e individuate le attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione, tra cui quelle relative ad autorizzazione o concessione, la scelta del contraente per affidamento di forniture , lavori e servizi, la concessione di erogazioni di sovvenzioni contributi, sussidi, ausili finanziari, concorsi e prove selettive per assunzioni di personale e progressioni di carriera. Prevista anche una regolamentazione dei meccanismi di attuazione e di controllo delle decisioni, dei percorsi di formazione obbligatoria del personale, nonché del monitoraggio per il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti e dei rapporti con l’Ente ed i soggetti che ricevono benefici dallo stesso.

Tra gli articoli che riguardano il codice comportamentale dei dipendenti, è fatto divieto assoluto per gli stessi di poter accettare alcun tipo di regalo, anche di modico valore, da parte degli utenti.

Responsabile della prevenzione della corruzione a palazzo dell’Aquila è il segretario generale, il quale ha già proceduto alla nomina, come previsto dallo stesso Piano, per ciascun servizio, di un referente, col compito di curare la tempestiva comunicazione delle informazioni nei confronti del Responsabile della prevenzione.